Provincia
Elezioni comunali a Casali del Manco, cinque i nomi per una poltrona a sindaco
 
																								
												
												
											CASALI DEL MANCO (CS) – Tra qualche mese, i cittadini di Casali del Manco saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco, il secondo dopo Stanislao Martire che andrà ad amministrare il comune presilano nato dopo la fusione tra 5 comuni, Trenta, Pedace, Serra Pedace, Casole bruzio e Spezzano Piccolo.
Il sindaco uscente non sarà della partita, ma questo non vuol dire che non ci siano pretendenti alla carica di primo cittadino. Infatti sono cinque i nominativi di aspiranti a sindaco che circolano. La situazione più ingarbugliata però, sarebbe nel Partito Democratico, perché, nonostante Francesca Pisani, assessore uscente non abbia intenzione di mettersi da parte, sono molti i segnali che giungono da alcuni dirigenti provinciali che non vedono di buon grado la sua candidatura, anche perché l’operato dell’amministrazione uscente è al centro di numerose critiche. Se la Pisani non dovesse essere della partita, potrebbe avere qualche ambizione Claudio Carravetta, altro iscritto del pd, dipendente della Provincia di Cosenza.
Ma se Atene piange, Sparta non ride. Se nel Pd infatti, regna l’incertezza, nel resto del centrosinistra ci sono addirittura altri tre aspiranti sindaci: Marco Oliverio, già sindaco di Pedace, Ippolito Morrone e Salvatore Iazzolino. Di questi però, almeno stando ai bene informati, uno dei tre potrebbe rinunciare alla corsa di primo cittadino e convergere su uno degli altri due.
Ma c’è anche un quinto nome che circola, quello di Stefania Rota, presidente del Consorzio di Salumi dop di Calabria e già sindaco di Spezzano Piccolo, che era stata però sfiduciata dopo appena un anno dalla sua elezione, all’epoca additata di “eccessi di decisionismo”. Le ambizioni dell’ex sindaco di Spezzano Piccolo sono note da tempo, anche se la stessa non ha ancora sciolto definitivamente le riserve. Riserve che la portano a stare alla finestra, in attesa che le cose si vadano a delineare sia nel Pd che nel resto del centrosinistra, perché a quel punto sarebbe pronta, con una coalizione civica ad accogliere tutti gli scontenti e anche qualche espressione del centrodestra.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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