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Bergamini, teste: “ho visto la Internò con il marito pochi giorni dopo la morte di Denis”

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Bergamini, teste: “ho visto la Internò con il marito pochi giorni dopo la morte di Denis”

Quattro i testimoni di giornata, al banco anche l’ex moglie di Gigi Simoni. Spunta una misteriosa ex di Denis caduta nel tunnel della droga

Bernadette Serratore

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COSENZA – Stamattina è ripreso il processo sulla morte dell’ex calciatore del Cosenza, Denis Bergamini, morto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico lungo la statale 106 Jonica. In aula era presente anche l’unica indiziata, accusata di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, l’ex fidanzata del mediano rossoblu Isabella Internò. In Corte d’Assise di Cosenza oggi sono state chiamate al banco: Fabiana Novelli, ex moglie di Gigi Simoni portiere del Cosenza Calcio fino all’89 e amico fraterno di Denis, Lucia Cuccaro “un’amica speciale” di Bergamini, Rossella Fischietti “fiamma” del giocatore e Tiziana de Carlo fidanzata, all’epoca dei fatti, di un amico di Donato e oggi assistente capo della polizia di stato a Napoli.

La moglie del portiere rossoblu

La prima ad essere udita è la Novelli. “Ho visto Denis circa uno o due settimane prima della tragedia. C’era pure Gigi e ad entrambi, in quell’occasione è sembrato diverso, assente, triste e preoccupato come se fosse da un’altra parte”. I due coniugi però non approfondirono quell’atteggiamento così “strano” di Denis. Novelli, davanti la corte, racconta di non aver mai avuto rapporti con la Internò perché, a suo dire Denis la teneva lontana dagli amici. “Avevo l’impressione che Bergamini avesse due vite parallele una con Isabella e una con i compagni”. Sulla Internò, nonostante la conoscenza non fosse approfondita, Fabiana in aula la dipinge come un’arrivista: “se Donato fosse stato un operaio non lo avrebbe mai calcolato. Due conti se l’era fatti la Internò” – e aggiunge – “era una ragazza giovane che aveva degli atteggiamenti, per la sua età, ‘particolari’ vestiva sempre con gonne, tacchi e collant neri”.

Durante la testimonianza l’ex signora Simoni, racconta di una telefonata che, pare, Isabella le fece dopo la morte del Berga. “La Internò mi disse: ‘la vita deve andare avanti, già da un pó era depresso’ riferendosi a Denis. Quelle parole mi  hanno sconvolta perché dalla tragedia era passato davvero poco tempo”. La Novelli confida che la telefonata “insolita” di Isabella le era sembrata strana: “ho avuto la sensazione che volesse sapere se Denis mi avesse detto qualcosa”. Insieme a Gigi Simoni non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio, descrivendo il mediano rossoblu, come una che “non molla”.

La ragazza d’Arezzo: “Cosenza non è come Ferrara”

Il processo continua a ritmo serrato con la testimonianza di Lucia Cuccaro, una ragazza che Denis avrebbe conosciuto durante un ritiro a Poppi tra il 1985 e 1986. Tra i due, a parte poche ore trascorse alla scoperta del borgo aretino, la “relazione” si consuma tramite “leggere” telefonate, cartoline e bigliettini.
“Parlavamo di calcio e di frivolezze – racconta alla corte la Cuccaro – io non l’ho mai chiamato mi chiamava sempre lui. Eccetto tre giorni prima della sua morte quando provai a contattarlo ma lui non rispose. Sono rimasta con il rimpianto per tutta la vita. ‘magari se avesse risposto l’avrei potuto aiutare in qualche modo’. Ricordo che una volta parlando della sua situazione a Cosenza cambiò voce, si fece serio e disse: ‘non è così tranquillo quest’ambiente. Non è tutto rose e fiori’.  Insomma, mi fece capire che stare a Cosenza non era come stare a Ferrara”.

La teste spiega alla corte che non sa a cosa o a chi Denis facesse riferimento perchè, all’epoca dei fatti, collegò queste parole agli avvenimenti di cronaca che succedevano in Calabria. In aula poi viene letta una epistola che la Cuccaro scrisse nel 2001 a Domizio Bergamini dopo averlo visto in un’intervista televisiva “piena di dignità”. Nella lettera la ragazza ricorda la bella persona che era Bergamini ed esprime la sua vicinanza alla famiglia “affinché si faccia giustizia”.

Fischietti: “Denis aveva un’ex caduta nel tunnel della droga”

Dopo una breve pausa, si ritorna in aula con la testimonianza di Rossella Fischietti “fiamma” di Beragamini tra l’88 e l’89. Tra i due c’era una relazione intima. “Ci vedevamo a casa sua. La nostra frequentazione risale a quando la Internò era ormai un’ex. Denis non beveva, non fumava e teneva molto alla sua salute ricordo – racconta la teste – che un giorno vedendomi fumare mi disse preoccupato, che dovevo assolutamente smettere confidandomi che una sua ex era caduta nel tunnel della droga“. In merito a questa misteriosa ex, Bergamini all’epoca, non fece nomi. “Ho cercato di aiutarla ma non ci sono riuscita” le disse Denis.

La Fischietti racconta di aver conosciuto la sorella del calciatore, Donata Bergamini, dopo la morte del fratello e all’incontro era presente un avvocato, non identificato dalla teste e non presente in aula. Di questo primo incontro non c’è verbale. A questo non sono mancati i commenti “sarcastici” degli avvocati della Internò: “in questo processo alcuni verbali ci sono altri no”.

“Lei con il marito dopo pochi giorni dalla morte di Denis”

L’ultima testimone di giornata è Tiziana de Carlo, fidanzata per tre anni di un amico di Bergamini: Stefano Ruvolo. Il suo racconta non si concentra su fatti che riguardano il calciatore dei lupi, che la teste non ha mai conosciuto, ma su Isabella Internò.

“Ricordo un giorno di fine novembre, massimo inizio dicembre, del 1989 ero a Paola, sul corso della città, e ad un certo punto si è sparsa un voce: ‘Luciano Conte in rapporti intimi con la ragazza di Bergamini’. Spinta dalla curiosità e dall’affetto che avevo verso Stefano andai alla ricerca dei due, per vederli con i miei occhi. Li ho trovati poco dopo. Luciano Conte con una ragazza con un caschetto biondo ed esile di corporatura in atteggiamenti amorevoli. Erano particolarmente felici e sprizzavano complicità da tutti i pori. Era assolutamente più di un’amicizia. Solo dopo pochi giorni grazie alla cronaca in tv vidi la Internò ed ebbi la certezza che fosse lei la ragazza insieme a Luciano quel giorno. Per me era assolutamente sconvolgente che dopo pochissimi giorni dalla morte del suo fidanzato (Bergamini) lei – conclude la teste –  fosse già con un altro uomo felice e complice”.

Il processo si aggiorna domani mattina e tra i testimoni anche l’ex procuratore sportivo di Denis, Bruno Carpeggiani.

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