Area Urbana
“Lo urliamo senza vergogna: mai più in silenzio”. Da Cosenza un esempio per tutta Italia
Un corteo rumoroso, colorato e vivo, che ha urlato il suo “no” a qualsiasi tipo di abuso o molestia. Un esempio per tutta Italia
 
																								
												
												
											COSENZA – Dire ‘no’ a qualsiasi tipo di violenza o molestia sessuale può sembrare scontato, ma finché ci sarà bisogno di giornate di mobilitazioni come quella di oggi a Cosenza, significa che i nostri ‘No’, non saranno mai abbastanza. Ragazzi e ragazze, personalità del mondo delle istituzioni ma anche semplici cittadini, erano tutti al fianco delle studentesse e degli studenti del “Valentini -Majorana” scesi oggi in piazza. Dalia e Jennifer, le ragazze che hanno trovato la forza di parlare e raccontare, erano in prima fila a tenere in mano lo striscione. I loro occhi lucidi hanno incrociato quelli di centinaia di ragazzi e ragazze arrivate da tutta la Provincia per dare loro sostegno. Tutti insieme per gridare il loro no agli abusi. “Sono loro l’esempio per tutti noi – racconta una giovane e siamo qui per dare loro sostegno”. Hanno deciso di non rimanere più in silenzio ed hanno avuto il coraggio di denunciare quello che dal 2018 sarebbe accaduto nelle aule di quella scuola. Un no a qualsiasi tentativo di abuso, violenza o molestia sessuale. Lo hanno prima “sussurrato” tra loro e poi lo hanno gridato a tutti su una pagina Instragram “Callout Valentini-Majorana”, che significa appunto ‘gridalo’. E loro lo hanno gridato a tutta Italia.
È stata proprio Dalia, ex studentessa del liceo, ora maggiorenne, che ha riferito di essere stata anche lei al centro delle attenzioni del docente, a creare quella che è a tutti gli effetti è diventata una sorta di #MeeToo alla cosentina. E in breve tempo la pagina è diventata il luogo di racconti e di denunce. Tutti hanno potuto leggere e capire. E’ da lì che si è scoperto come molte delle ragazze avessero qualcosa da dire senza doversi più vergognare. Ma gli studenti del Valentini-Majorana hanno capito che forse quella sola pagina non poteva bastare ed hanno fatto qualcosa che in Italia non si era mai visto prima a livello studentesco. Una scuola occupata dal 3 di Febbraio per denunciare i presunti casi di molestie sessuali e, a detta degli studenti, messi sotto il tappetto dalla dirigente scolastica finita anche lei nell’occhio del ciclone. Un plauso al coraggio e alla dignità di questi giovanissimi ragazzi di Cosenza e provincia, alla loro forza nel denunciare le violenze, sono arrivate da istituzioni e mondo della politica. “Dimostrano di avere finalmente gli anticorpi necessari nel riconoscere e rifiutare molestie e sessismo. Hanno saputo squarciare quel velo di omertà e silenzio senza paura, perchè fatti del genere non debbono mai accadere”.
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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