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Iss, Calabria unica regione ad alto rischio, resta critica l’occupazione dei posti letto

Calabria

Iss, Calabria unica regione ad alto rischio, resta critica l’occupazione dei posti letto

La bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute fa registrare una generale diminuzione del livello d’allerta

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ROMA – In Italia si osserva “un’ulteriore diminuzione del livello generale del rischio”, ma solo una Regione ovvero la Calabria ha un livello di rischio alto (contro 4 della scorsa settimana).

Sedici Regioni/PPAA, contro 15 della scorsa settimana, hanno una classificazione di rischio moderato (di cui 4 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e tre Regioni (Abruzzo, Campania, Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. I dati sono relativi alla settimana dal 5 all’11 aprile aggiornati al 14 aprile. 

L’indice Rt nazionale scende a 0,85

Si registra un calo rispetto dell’indice RT nazionale rispetto alla scorsa settimana (0,92). Secondo la bozza del monitoraggio settimanale, continua la pressione sulle terapie intensive ed i reparti ospedalieri con un tasso di occupazione a livello nazionale al di sopra della soglia critica sia in terapia intensiva (39% rispetto alla soglia di allarme fissata al 30%) che in area medica (41% contro il 40% della soglia critica), che tuttavia per la prima settimana mostrano segnali di una lieve diminuzione. Resta alto il numero di Regioni/PPAA con un tasso di occupazione in intensiva e aree mediche sopra soglia (14 contro le 15 della settimana precedente). Nonostante, come detto, il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale sia sopra la soglia critica, la bozza del documento segnala un calo rispetto alla scorsa settimana del numero di persone ricoverate in terapia intensiva: da 3.743 (dato al 6 aprile) a 3.526 (13 aprile). Dato in diminuzione anche nelle aree mediche, dove il numero di persone ricoverate passa da 29.337 (6 aprile) a 26.952 (dato aggiornato al 13 aprile).

 

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