Da oggi in vigore le nuove misure con la riapertura di bar e ristoranti e la possibilità di circolare senza autocertificazione. Saranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine mentre da più parti continuano gli appelli alla prudenza e al rispetto delle regole. Ancora una volta polemiche per la folla di persone e gli assembramenti nelle vie dello shopping a Cosenza
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COSENZA – “Sono preoccupato per le due settimane delle feste natalizie. Se passa il messaggio liberi tutti si ripiomba in una fase pericolosa a gennaio e febbraio quando saremo in piena campagna vaccinale. La mia linea è, e resta, quella della prudenza e ribadisco con forza la necessità di non vanificare i sacrifici fatti“. È l’appello che ha lanciato il ministro della salute Roberto Speranza ai cittadini in vista delle prossime festività natalizie dove è previsto un notevole aumento della mobilità. I dati sull’epidemia continuano a migliorare anche se la situazione resta assolutamente di allerta visto che anche ieri in Italia si sono registrati quasi 20mila nuovi contagi. Intanto, dopo oltre un mese dall’introduzione prima della zona rossa, poi di quella arancione, da oggi anche la Calabria è in zona gialla, quella che prevede restrizioni più “morbide” con la possibilità di spostarsi senza autocertificazione tra diversi comuni e che prevede soprattutto la riapertura di bar, ristoranti, tavole calde e gelaterie che da questa mattina accoglieranno i primi clienti. Una boccata d’ossigeno a quelle attività commerciali maggiormente penalizzate.
Ma a fare in modo che tutti rispettano le regole e che non vi siano assembramenti, da oggi e per le prossime due settimane vigileranno le forze dell’ordine che già ieri hanno intensificato i controlli elevando multe e sanzioni. Ma dovranno essere i cittadini a dare segno di maturità e seguendo tutte le regole. Ancora una volta hanno fatto discutere e non poco le immagini con la folla di persone che ieri pomeriggio si è riversata sul corso principale di Cosenza. “Essere in zona gialla non risolve però il grave problema rappresentato dal Covid. Il virus è attivo e continua a vivere in mezzo a noi. I calabresi dovranno continuare a mantenere un comportamento responsabile, saper gestire – con doveroso autocontrollo – ogni attività personale, familiare e sociale, al fine di evitare un peggioramento di cui conosciamo, abbondantemente, gli effetti nefasti” è l’appello lanciato da presidente f.f. della Calabria Nino Spirlì che aggiunge “lo dobbiamo alle persone care che molti di noi hanno perduto – ha detto – lo dobbiamo a chi ancora sta soffrendo ricoverato in ospedale, lo dobbiamo ai più deboli e a tutti coloro i quali, pur non contagiati, potrebbero diventarlo per una leggerezza imperdonabile”.
I ristorati di Cosenza “una boccata d’ossigeno”
“Se non fosse perché ho una pensione, i miei figli avrebbero fatto la fame, perché l’asporto ha funzionato pochissimo e noi viviamo esclusivamente di questo. La zona gialla è un bene perché forse riprendiamo a lavorare, ma la gente ha paura perché il virus esiste”. È la riflessione di una mamma che aiuta i propri figli, proprietari di un ristorante a Cosenza, che oggi riaprono al pubblico. La maggior parte dei ristoratori ha lavorato con l’asporto, ma la presenza dei clienti in sala da tutti è vista come un segnale positivo per la ripresa dell’economia. “Speriamo di uscire dalla crisi – ha poi aggiunto Francesco, barista – perché siamo rimasti aperti per dare un servizio, ma gli incassi sono scesi pressoché a zero. Prendere un caffè in un bicchierino di carta, sotto la pioggia non agevola nessuno, se i clienti possono entrare sarà completamente diverso”. Dello stesso tenore la riflessione di Enrico, anch’egli proprietario di un noto bar in città. “Siamo felici del passaggio in zona gialla – ha detto Enrico – perché abbiamo bisogno di lavorare e speriamo nel senso civico delle persone. Con prudenza possiamo recuperare il tempo perso, senza far aumentare i contagi”.
