Medici cubani contenti dell’accoglienza ricevuta, all’Unical proseguono i corsi
Dopo il 20 gennaio, questi primi 51 medici cubani prenderanno servizio presso gli ospedali di Locri, Polistena, Melito Porto Salvo e Gioia Tauro
Dopo il 20 gennaio, questi primi 51 medici cubani prenderanno servizio presso gli ospedali di Locri, Polistena, Melito Porto Salvo e Gioia Tauro
RENDE – “L’arrivo dei medici cubani in Calabria, non è una soluzione strutturale. Intanto sono stati stabilizzati tutti i medici che potevano essere stabilizzati, e si sta procedendo ai concorsi a tempo indeterminato. Il problema del reclutamento riguarda tutte le Regioni”. La dichiarazione è del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, rilasciata nel corso di un’intervista. Nella nostra regione, secondo Occhiuto, mancano alcune specialità come gli anestesisti, i rianimatori, i pediatri.
“I medici cubani non ruberanno un solo posto di lavoro ai medici italiani o calabresi. Inoltre non ci sono medici che vogliono venire in Calabria. Quindi, o chiudevo alcuni ospedali della provincia di Reggio Calabria – prosegue Occhiuto – oppure dovevo trovare una soluzione di emergenza”.
Nel frattempo, procede il corso di lingua italiana all’Università della Calabria dei 51 medici cubani, come ha spiegato il delegato del Rettore per i rapporti con Cuba, Repubblica Dominicana e Costa Rica, il professor Lorenzo Caputi. Il corso lo ricordiamo, terminerà il 20 gennaio ed alla fine questi primi 51 medici cubani prenderanno servizio presso i quattro ospedali del Reggino, Locri, Polistena, Melito Porto Salvo e Gioia Tauro.
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