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Lezioni di italiano all’Unical per i medici cubani che lavoreranno in Calabria

Area Urbana

Lezioni di italiano all’Unical per i medici cubani che lavoreranno in Calabria

Terminati i corsi i medici cubani saranno assegnati dalla Regione, secondo le diverse specializzazioni, nelle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi

Bernadette Serratore

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RENDE – Questa mattina, accompagnati dal capo delegazione Luiz Enrique Perez Ulloa, sono stati accolti nell’aula dell’University Club, all’Unical i medici provenienti da Cuba che saranno impegnati nei prossimi mesi a supporto alla sanità pubblica regionale.  Si tratta dei primi  50 specialisti chiamati dalla Regione a rafforzare i presidi ospedalieri e territoriali, che all’università di Rende seguiranno un corso intensivo di lingua italiana, coordinato dal professoressa Carmen Argondizzo. Alla cerimonia anche alcuni studenti cubani che hanno raccontato il loro percorso di studi all’Università della Calabria.

“I medici sono arrivati in Calabria per dare sostegno alla sanità e sono principalmente nove le specializzazioni dei dottori che opereranno per le emergenze”. Ha dichiarato il capo delegazione Luiz Enrique Perez Ulloa. “Dopo il corso di lingua italiana saranno dislocati nelle quattro Asp predisposte dalla Regione. Al termine di questo primo periodo di ‘assestamento’- continua il delegato – arriveranno altri medici con mirate specializzazioni per adempiere alle emergenze della Regione.

Completato il corso per imparare la lingue e gli usi calabresi entreranno da subito nelle corsie dei nosocomi per toccare con mano l’esigenze della sanità ovviamente – specifica Luiz Enrique Perez Ulloa –  in stretta collaborazione con il personale sanitario. Più della metà di questi medici – conclude – ha già avuto esperienza all’estero e nello specifico in missione in Africa e in America anche durante la pandemia”. 

L’Unical e Cuba

La relazione tra Unical e Cuba infatti, è consolidata attraverso una stretta relazione con l’Università di Santiago de Cuba, attraverso la quale nel 2017 sono stati immatricolati nel campus italiano i primi 6 studenti cubani. Negli anni, il numero di iscritti è aumentato notevolmente e, attualmente, conta un totale di 240 studenti provenienti dall’isola caraibica che si sono contraddistinti per l’elevato profitto negli studi.  Non è un caso è stata proprio una studentessa cubana a parlare a nome degli studenti nella cerimonia di apertura dell’attuale anno accademico.

Un corso per imparare la lingua

“Siamo molto contenti di accogliere nella nostra terra i 51 medici cubani – dice ai microfoni la professoressa Carmen Argondizzo. Il corso si articolerà su tre settimane due in modo particolare basate sulle competenze linguistiche che loro dimostreranno di avere. Infatti, la prima parte di questa giornata è dedicata ad un test di livello che ci aiuterà a capire – continua la docente – come dobbiamo suddividere questi due gruppi e come dobbiamo e vogliamo lavorare con loro. Noi come centro linguistico da sempre lavoriamo sui linguaggi specialistici. Questa volta ovviamente ci proiettiamo verso il linguaggio della della medicina dal parlato, all’ascolto, alla scrittura fino alla lettura. Tratteremo tematiche che riguardano la sanità e il contatto con i pazienti e come interagire con loro. 

Il centro linguistico dell’università della Calabria – conclude Argondizzo – è un’eccellenza all’interno dell’eccellenza perché siamo capofila di ben 53 l’università italiane nonché siamo alla vicepresidenza della confederazione Europea dei centri linguistici e in questo caso siamo capofila di 365 università europee”.

I medici cubani frequenteranno lezioni di formazione finalizzate al consolidamento delle competenze linguistiche italiane, organizzate dal Centro linguistico di ateneo, con un corso intensivo di 60 ore più 20 facoltative. L’esigenza di concentrare i tempi nasce dalla considerazione che il personale medico verrà impiegato, nell’arco di poche settimane, all’interno delle strutture ospedaliere. Di conseguenza, sarà necessario un supporto linguistico che, nell’immediatezza, possa dare ai medici cubani la possibilità di immergersi nel contesto sociale regionale e riesca, con linguaggio semplice ma accurato, a comunicare per socializzare e per espletare le mansioni professionali. In particolare, l’erogazione di corsi consentirà al personale medico cubano di apprendere la lingua italiana per raggiungere obiettivi di tipo professionale (come ad esempio: interagire con i propri colleghi, socializzare con i pazienti e capire le loro esigenze, partecipare a riunioni professionali, comprendere testi di carattere medico-specialistico) e facilitare le relazioni interpersonali nell’ambito della comunità professionale e all’interno del contesto territoriale. Terminati i corsi, i professionisti saranno assegnati dalla Regione, secondo le diverse esigenze e specializzazioni, nelle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi.

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