Area Urbana
Cosenza, niente luci né concerto: è scontro tra Occhiuto e l’amministrazione Caruso
Mario Occhiuto: «Caruso mi ha accusato per aver pubblicato foto del passato. Questa a Cosenza si chiama ‘coda di paglia’. I soldi per smantellare via Roma li ha trovati»
 
																								
												
												
											COSENZA – Non c’è pace per Cosenza anche sotto le feste del santo Natale. Nel mirino delle polemiche, prettamente social, c’è l’ex sindaco della città bruzia, Mario Occhiuto, e l’attuale consigliere comunale Francesco Turco che è anche presidente della commissione urbanistica della città.
La “guerra” social
Tutto inizia con l’accensione, nel giorno di Santa Lucia, dell’albero di Natale davanti a palazzo dei Bruzi. Per quest’anno sarà l’unico segno natalizio che abbellirà la città di Cosenza. Corso Mazzini, infatti, per ora resta al buio, in linea con l’austerity imposta dalle casse comunali e in attesa di riuscire a reperire qualche fondo. Fino a qui tutto bene (o quasi).
Non è passata inosservata la condivisione di Mario Occhiuto, sul suo profilo Facebook, dei vecchi e illuminatissimi Natali e Capodanni trascorsi sotto la sua amministrazione. Non si fa attendere la risposta del consigliere Turco che, sempre via Facebook, non le manda a dire: «abbiamo appreso che la Regione Calabria non intende finanziare il Capodanno di Cosenza. Questa è la conferma delle voci che aleggiavano in città circa pressioni del senatore, ex sindaco della città, nei confronti della giunta regionale tese a penalizzare la nostra città!», dice Turco che aggiunge: «non mi resta che constatare l’arroganza e la prepotenza di chi, da ex amministratore e da cosentino, dovrebbe difendere la propria città e non offenderla per meri scopi elettorali e di difesa della propria vanità!».
La risposta di Mario Occhiuto: «si chiama coda di paglia»
«Chi è incapace scarica sempre le responsabilità dei propri insuccessi sugli altri e sul passato». Tuona l’ex primo cittadino sempre per mezzo social. «Due cose: io mai potrei intervenire contro la mia città. Credo che tutti i cittadini abbiano ancora in mente tutto quello che ho fatto (e anche quello che ho cercato di fare) per amore della città. Superando ogni problema e con rischi personali».
«Ho letto che anche il sindaco Caruso mi ha accusato solo per aver pubblicato alcune foto del passato, cosa che ho fatto senza neanche far riferimento all’attuale giunta. A Cosenza si chiama “coda di paglia”. Dice di non aver soldi per allestire la città e per fare il capodanno, però poi per smantellare la piazza di via Roma li ha trovati: sarebbero bastati per due o tre anni di feste in città». «Oltretutto ho letto che adesso farà luminarie sul corso e albero, quindi i soldi c’erano o non c’erano?», si chiede Occhiuto.
«Il dramma è che qui mancano le idee, manca l’amore e la passione per la città, manca il coraggio di affrontare i problemi e di mettersi quando è necessario anche a rischio. Soldi ce ne sono come mai in passato, grazie ai programmi (CIS e Agenda Urbana) e ai cantieri in corso da noi lasciati e al Pnrr. Comunque io ci sono e ci sarò sempre per dare una mano alla città», conclude Mario Occhito.
 
                         
								 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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