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Rende, ecco i carrellati condominiali. Ma sporcizia, microdiscariche e incivili restano

Area Urbana

Rende, ecco i carrellati condominiali. Ma sporcizia, microdiscariche e incivili restano

Continua la sostituzione dei mastelli nei condomini, ma i furbacchioni hanno già preso di mira i nuovi bidoni carrellati. E nelle periferie proliferano microdiscariche e sporcizia

Marco Garofalo

Pubblicato

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Piano rifiuti Rende

.RENDE – Dal quartiere Majorana, scelto dal Comune di Rende come area pilota, il nuovo piano per la gestione dei rifiuti voluto dall’amministrazione comunale prosegue in tutti gli altri quartieri. Presto riguarderà anche gli esercizi commerciali. Tutto questo mentre le zone periferiche continuano a fare i conti con incuria, microdiscariche sparse qua e la e, soprattutto, sporcizia (tanta). Il nuovo piano rifiuti annunciato a novembre del 2021 prevede anche la completa digitalizzazione della raccolta con l’istituzione di una centrale operativa che monitorerà le attività e di fatto avvia il nuovo sistema di raccolta differenziata.

Rende: al posto dei mastelli i bidoni carrellati

Partiamo dalla sostituzione dei mastelli nei condomini: i classici bidoni che i cittadini utilizzavano fin qui per la raccolta porta a porta, posizionati all’interno delle rastrelliere o, molto più spesso, lasciati davanti a portoni e cancelli, vengono ora sostituiti dai bidoni carrellati che l’azienda Calabra Maceri sta installando all’interno dei cortili condominiali, provvedendo ad informare gli abitanti dei palazzi sulle corrette modalità di conferimento con appositi incontri informativi.

Per le utenze superiori a sei unità abitative vengono installate batterie di bidoni con una capienza fino a 360 litri. Invece, per utenze superiori a 15 unità, ci saranno bidoni molto più grandi da 1.100 litri. Si tratta di grandi bidoni colorati: blu per il conferimento della carta, marrone per la frazione organica, verde per il vetro, gialli per plastica e metallo. E quelli di colore rosso? Sui bidoni installati c’è scritto che qui dovranno essere conferiti “tessuti sanitari” ma dovrebbe trattarsi dell’indifferenziato. Un nuovo cambiamento che dovrebbe evitare sporcizia e incuria che giornalmente si riscontra nelle rastrelliere che vengono ancora usate per lasciare sacchetti grandi e piccoli con uno spettacolo indecoroso.

Nuovi bidoni già presi di mira dai furbacchioni

Ma appena installati in diversi condomini, i nuovi bidoni carrellati hanno già un grosso problema. E sì, perchè quelli che non si trovano all’interno dei cortili condominiali, sono alla mercè di tutti. E in men che non si dica ecco arrivare i furbacchioni che ringraziano, lasciano il regalino e se ne vanno. “L’altro giorno – racconta un residente di un condominio su Via Alfieri – ho visto una persona fermare l’auto, prendere un sacchetto dal cofano e depositarlo comodamente nei bidoni, posizionati sotto il nostro palazzo, e che evidentemente aveva preso di mira. Poi, con calma, è andato via come se nulla fosse.

Il problema delle Pez

C’è poi il problema atavico delle Pez, diventate oramai delle vere e proprie discariche. Alcune costruite e mai entrate in funzione, altre rimaste solo sulla carta. Quelle poche che ci sono e funzionano, invece, vengono prese d’assalto dagli incivili.

Le utilizzano per buttare praticamente di tutto, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il risultato, nonostante le multe salatissime e l’installazione delle telecamere per il monitoraggio, è il riempimento delle postazioni ecologiche di zona con rifiuti di tutti tipi.

Il piano di raccolta lanciato del lontano 2017, prevedeva l’implementazione sul territorio delle PEZ. Riservate ai solo cittadini abilitati, videosorvegliate e complementari al servizio di ritiro domiciliare. Come aveva evidenziato lo stesso Manna al nostro giornale, le postazioni ecologiche erano da considerarsi uno strumento utilissimo e funzionale allo stile di vita caotico e frenetico dei cittadini che, invece, non ne hanno colto e apprezzato il ruolo, il vantaggio  e l’utilità. L’annuncio era stato perentorio: verranno smantellate e diventeranno un lontano ricordo. Per ora le Pez restano, con il Comune che provvederà ad un ulteriore monitoraggio anche con l’installazione di fototrappole. Servirà?

Le due grandi isole ecologiche

A breve dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) entrare in funzione anche due grandi centri di raccolta ecologici. Due isole videosorvegliate e controllate da personale specializzato. Una a Contrada Lecco, nei pressi dello stabilimento di Calabra Maceri e la seconda isola nella zona industriale di Contrada Cutura dove si potrà conferire solo in situazioni di emergenza. All’interno ci saranno i centri di riuso con raccolta RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), ecocompattatori Mangiaplastica e così via.

Rende, le periferie abbandonate

Ci sono poi le perfierie di Rende dove sporcizia, incuria e microdiscariche restano un problema irrisolto. Alcuni cittadini di Contrada Vallone e San Pietro lamentano la presenza di alcune microdiscariche che da settimane sono diventate il punto di raccolta di incivili e dove cani randagi banchettano allegramente. Segnalato il problema sia a Calabra Maceri che al Comune di Rende la discarica è rimasta lì, senza che nessuno sia intervenuto.

discariche Rende

 

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