Calabria
Proposta legge gioco d’azzardo, Sapar: «non approvarla mette a rischio posti di lavoro e legalità»
Il Sapar interviene dopo che il Consiglio Regionale calabrese ha ritenuto l’approvazione della legge come un atto di liberalizzazione indiscriminata delle attività di raccolta del gioco d’azzardo e svela l’altra faccia della medaglia
COSENZA – L’associazione nazionale Sapar – Servizi apparecchi per pubbliche attrazioni ricreative – interviene sull’approvazione del progetto di legge n. 107/12 recante modifiche alla Legge regionale n.9/2018 che tanto ha fatto discutere in Calabria in merito alla presunta liberalizzazione delle attività di raccolta del gioco d’azzardo. Secondo il presidente Nazionale del SAPAR Domenico Distante “si tratta di notizie false che prescindono dai contenuti della proposta di legge che, pur essendo troppo restrittiva, ha l’innegabile pregio di non procedere al totale azzeramento dell’offerta di gioco pubblico prevista dall’attuale normativa”.
Secondo il Sapar in questi giorni è stata fatta una “campagna di disinformazione che si fonda su notizie false“. In primis perchè “la proposta – spiegano dalla segreteria nazionale – non consente di aprire ulteriori punti di raccolta gioco ma si limita ad uniformare le distanze rispetto ai luoghi sensibili già individuati dalla norma, eliminando l’attuale distinzione tra Comuni in base alla popolazione e limita le licenze a quelle già rilasciate il 28 aprile 2018″. Secondo il Sapar la norma non liberalizza gli orari del gioco consentendo la raccolta H24 ma “delega i sindaci che ne hanno la competenza, alla loro individuazione”. “Sconcerta rilevare che l’Anci Calabria non abbia fiducia nella capacità dei sindaci calabresi di fare buona amministrazione“.
Nella nota si sottolinea ancora che “i cittadini calabresi spendono nel gioco, oltre 2 miliardi annui“. Dato definito falso dal Sapar che spiega: “è stato artatamente riferito agli apparecchi da gioco, unici colpiti dalla norma, e non a tutti i giochi pubblici; peraltro la raccolta non equivale alla spesa per i giocatori che è meno di un terzo della raccolta (non si tiene conto della distribuzione delle vincite minimo del 65% delle giocate e della percentuale di oltre il 24% che è trattenuta dall’Erario)”.
Settore garantisce 8mila posti di lavoro
“Si deve rammentare che il settore in Calabria garantisce 8mila posti dei 150mila occupati a livello nazionale, che l’attuazione della Legge regionale 9/2018 rischia di far sparire del tutto”. “Qui non è in gioco solo la sopravvivenza di migliaia di addetti del settore e delle loro famiglie che dipendono dalle aziende di raccolta di gioco pubblico e del relativo indotto, ma la stessa sicurezza dei calabresi perchè eliminando l’offerta legale, si regala il mercato a quella illegale e alle organizzazioni criminali del territorio determinando un grave danno erariale”.
“Approvare la norma dunque – secondo il presidente Nazionale del SAPAR Domenico Distante – significa evitare queste conseguenze negative senza creare l’occasione di un ampliamento dell’offerta. Non approvarla equivale a firmare migliaia di lettere di licenziamento, favorire la criminalità organizzata, arrecare un danno economico allo Stato e soprattutto esporre la salute dei cittadini calabresi, oggi male informati su quanto sta accadendo, ad ulteriori ed imprevedibili rischi”.
Il SAPAR si appella “alla sensibilità per i lavoratori e le loro famiglie, al rispetto per le istituzioni e per l’interesse pubblico di ognuno di voi, ed insistere per la approvazione della proposta di legge in oggetto (almeno) nel testo approvato dalle commissioni consiliari”.
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