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Inchiesta Rende, Manna risponde al gip e chiarisce i rapporti con Aceto

Area Urbana

Inchiesta Rende, Manna risponde al gip e chiarisce i rapporti con Aceto

Un interrogatorio durato due lunghe ore, al quale il sindaco (sospeso) di Rende si è difeso chiarendo la sua posizione. Nei prossimi giorni la richiesta di revoca

Bernadette Serratore

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COSENZA –  Marcello Manna, questa mattina, ha risposto a tutte le domande formulate dal gip del tribunale di Cosenza Piero Santese. Un interrogatorio durato due lunghe ore, al quale il sindaco (sospeso) di Rende si è difeso chiarando, con il suo avvocato Nicola Carratelli, tutte le contestazioni avanzate dalla procura di Cosenza sulle gare d’appalto del comune di Rende e sui rapporti avuti dal sindaco con l’imprenditore Massimo Aceto. 

Sul fronte delle intercettazioni la difesa di Manna ha presentato un’interna conversazione, e non solo un’estrapolata come era invece pervenuta al gip dalla Procura, nel corso della quale emergerebbe che il sindaco avrebbe dato disposizioni ai suoi interlocutori a procedere, con velocità, alle gare d’appalto ma nel pieno rispetto della legge: “a me interessa solo che vengano fatte le gare in maniera corretta e trasparente”. Manna ha poi evidenziato che l’insistenza di liquidare le pratiche relative ad Aceto nasce dall’intenzione di procedere in maniera corretta con tutti i cittadini e non solo con Aceto definendo questo: “il modus procedendi dell’amministrazione comunale”.

I rapporti privati con Massimo Aceto

Manna spiega al gip di aver lasciato l’unica società condivisa con Aceto poiché economicamente subiva continue perdite, “circa 180 mila euro”. Attualmente Marcello Manna è sottoposto al divieto di dimora nel comune di Rende ma il suo avvocato anticipa che nei prossimi giorno ci sarà la richiesta di revoca con documentazione.

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