Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Cosenza, coltivatori senza mercato. Continua la protesta davanti Palazzo dei Bruzi

Cosenza, coltivatori senza mercato. Continua la protesta davanti Palazzo dei Bruzi

“Si sta parlando tanto di sovranità alimentare e invece di valorizzare l’attività dei piccoli e veri contadini dell’hinterland cosentino li dimentichiamo”

Bernadette Serratore

Pubblicato

il

COSENZA – Continua la protesta di contadine e contadini di Cosenza che chiedono a gran voce, all’amministrazione comunale, di poter continuare a vendere i loro prodotti in uno spazio dignitoso e si aspettano nell’immediato risposte concreta da parte del comune e del sindaco Franz Caruso. La manifestazione stamattina si è tenuta su Piazza dei Bruzi esattamente all’ingresso del Palazzo municipale e continuerà ad oltranza. I contadini si sono presentati con i loro banchetti carichi di frutta e verdura dando vita ad un vero e proprio mercato rionale per far capire l’urgenza della loro protesta.

“E’ arrivato il Covid e ci hanno chiuso. Dicevano che cadevano i calcinacci in testa –  si sfoga ai microfoni di quicosenza Marisa De Marco coltivatore diretto di Luzzi -. Siamo sempre stati per strada su via Asmara poi abbiamo forzato il cancello e siamo rientrati. Noi chiediamo un posto vendita. Abbiamo già individuato uno spazio idoneo ma il Comune non ci risponde. Essendo coltivatori diretti vogliamo andare via dalla strada a chiederlo – conclude la donna – sono oltre una 50ina di venditori”.

“Questa è una protesta va avanti da qualche anno, da quando il Comune ha chiuso l’area di via Asmara dichiarandola inagibile – dice Ferdinando Gentile dell’Usb Cosenza -. Da due anni chiediamo un posto, una soluzione definitiva e strutturale per un mercato che ha un’importanza fondamentale. Si sta parlando tanto negli ultimi giorni di sovranità alimentare e invece di valorizzare l’attività dei piccoli e veri contadini dell’hinterland cosentino li dimentichiamo. 

“Il vecchio posto, dopo la vicenda Morandi, – continua il sindacalista – sarebbe inagibile perché le normative impediscono di stare sotto ponti di quell’altezza. Ovviamente questo, non è contestabile ma è doveroso dare risposte a tutti questi lavoratori che hanno vissuto le conseguenze disastrose del Covid. Ci sarebbe – conclude Gentile –  la vasta area di Valgio lise o la zona di via Asmara. Il sindaco ci incontri per trovare una soluzione e ridare dignità a queste persone“.

 

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA