Area Urbana
Montalto: storia di umanità, giovane di colore apre la sua casa ad un’anziana senzatetto
Protagonisti di questa vicenda toccante sono una donna di 80 anni e un giovane di colore che ha ospitato l’anziana fino a quando i servizi sociali non le troveranno un riparo
 
																								
												
												
											MONTALTO UFFUGO (CS) – A raccontare la storia su Facebook è Silvio Ranieri, amministratore comunale di Montalto con deleghe alla Protezione Civile e all’Istruzione. “Ieri sera ho ricevuto la telefonata da parte dei carabinieri di Cosenza per un supporto/intervento in qualità di delegato di protezione civile locale, per una signora molto anziana. La donna, sdraiata sotto la pensilina del bus a Settimo di Montalto destava preoccupazione e soprattutto dispiacere. Il nostro arrivo (con l’associazione di protezione civile i lupi del presidente Pino Mazzei ) era stato preceduto dal collega amministratore Rocco Raimondo, da Francesco De Luca, Giuseppe Lanzillotta, Francesco Croce e da altri ragazzi che si sono adoperati per i primi interventi”.
 
“Una storia come tante forse – scrive Ranieri – raccontate in questi nostri anni difficili e svuotata da valori reali di vita, ma che si arricchisce di un bellissimo momento di umanità vera e sincera. Siamo spesso bombardati da manifestazioni e comportamenti pregiudiziali e persino ostili verso l’altro; condizionati dall’inseguimento di risultati immediati e dall’esigenza di rispondere alle emergenze continue di vita, che ci portano a sfide quotidiane che trasformano l’umanità in atteggiamenti quasi disumani”.
“Dopo aver identificato e cercato di trovare una soluzione immediata che evitasse che una donna, una mamma, una signora di più di 80 anni rimanesse al freddo della notte, si è interagito con il vicino Comune di Luzzi (essendo la signora residente di quel territorio) e con il vicesindaco, per trovare una soluzione concreta e vera. Ma come spesso capita, trovare alloggi immediati non è semplice e ancor meno trovare mani che accolgono in modo vero, lasciando spazio ad una retorica di vita che risulta incapace di affrontare i problemi e di confrontarsi in modo giusto e non emergenziale con la realtà”.
“Un ragazzo ci regala una lezione di vita”
“Ed è lì che questa storia si trasforma in un momento bello, di generosità, che si manifesta il bello della vita – racconta Ranieri descrivendo “lui, un ragazzo come tanti che lavora in un ristorante, che ha finito il turno e sta tornando a casa e che vede come noi una signora anziana al freddo e alle temperature non favorevoli della notte. Una donna che ha mangiato poco più di un panino e che chiede un pò di più da questa vita”.
Il ragazzo guardandola ripete spesso: “questa signora non può stare lì” e si offre di dare una sistemazione per una notte e poi l’indomani risolvere il problema. Un ragazzo che in una notte ci ha regalato una lezione di vita, consapevole di essere forse diverso per cultura, età, genere, lingua, religione, modi di pensare e di comportarsi, che non si tira indietro neppure per un secondo alla richiesta d’aiuto”.
“Si perché lui avrà anche il colore della pelle diverso dalla signora, ma quel colore non ha creato differenze, ma anzi ha donato con un gesto, dignità all’umanità tutta. Con la sua azione caritatevole ha fatto sì , che tutti noi siamo andati via con la speranza di un mondo che può essere migliore giorno dopo giorno”. Stamattina conclude Ranieri nel suo racconto, la signora dovrebbe essere affidata ai servizi sociali. Al giovane invece, va il “Grazie” di tutti.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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