Area Urbana
Cosenza, il dottor Scrivano nuovo direttore del Pronto Soccorso. Operativi i nuovi locali
Ampliato il reparto di emergenza-urgenza con l’attivazione di 21 posti letto. Cambiamo anche le regole nella gestione del Triage
 
																								
												
												
											COSENZA – Il dottr Pietro Scrivano, è il nuovo Direttore della UOC Medicina Chirurgia Accettazione Emergenza dell’Annunziata di Cosenza. La tanto attesa nomina del primario al pronto soccorso di Cosenza arriva con la delibera firmata dal commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, dottor Gianfranco Filippelli, che conclude così l’iter avviato a febbraio scorso con la pubblicazione del bando di gara.
Il Dottor Scrivano vanta una lunga esperienza più che ventennale nell’Urgenza-Emergenza. In passato ha svolto incarichi di alta specializzazione in “Gestione e trattamento delle insufficienze cardiorespiratorie”, “Gestione Obi” e “Urgenze cardiovascolari”. Ritorna alla Medicina e Chirurgia Accettazione e Urgenza dopo un’esperienza alla Medicina interna e alla Pneumologia. È stato individuato dal commissario nella terna di nomi composta anche dai dottori Domenico Urso e Rocco Di Leo Rocco. A lui sarà affidato il difficile compito di guidare un reparto complesso e impegnativo. L’incarico del dottor Scrivano avrà la durata di cinque anni.
Intanto, superata la lunga serie di ostacoli burocratici e dopo il sopralluogo effettuato lunedì scorso dallo stesso commissario, accompagnato dal Governatore della Regione Roberto Occhiuto, da ieri sono finalmente operativi i nuovi locali del Pronto Soccorso dell’Annunziata, destinati all’osservazione breve intensiva che renderanno più dignitosa l’accoglienza dei pazienti del reparto di emergenza urgenza con l’attivazione di 21 nuovi posti letto. È stata anche rivista la gestione del Triage (codice verde e bianco) con la possibilità di trasferire i pazienti che arrivano in accettazione direttamente nel reparto di competenza (Fast Track). Un percorso rapido per tutti gli accessi che presentano patologie monospecialistiche minori e che non rivestono carattere di emergenza-urgenza che, proprio per queste caratteristiche, spesso permangono a lungo in Pronto Soccorso.
Nei mesi scorsi 37 operatori, tra infermieri e medici sono stati impegnati nella formazione e nella condivisione del Protocollo nazionale Fast Track approvato lo scorso 18 agosto che definisce in maniera puntuale le procedure, i criteri e le specialistiche coinvolte: Otorinolaringoiatria, Oculistica, Ostetricia, Ortopedia, Pediatria, Urologia e Dermatologia. Un corso intensivo – docenti il direttore del dipartimento Emergenza-Urgenza, Pino Pasqua, le dottoresse Eva De Rose e Serena Pignatari.
«Il Pronto soccorso è stato sin da subito al primo posto della mia Agenda – ha dichiarato il commissario straordinario, Gianfranco Filippelli – Dal mio insediamento ci siamo impegnati, in questi mesi, a mettere a punto una strategia che potesse, nell’immediato risolvere i problemi più urgenti. Il nuovo direttore, il Fast Track e i nuovi spazi logistici, ritengo possano sin da subito, far registrare un notevole miglioramento. Il nostro impegno non si ferma qua, ovviamente. Confidiamo con la procedura concorsuale in atto, di poter riempire il Pronto soccorso dell’Annunziata di nuovi medici e irrobustire le risorse umane anche di altri operatori sanitari – infermieri e oss».
In una lunga intervista rilasciata al nostro quotidiano, il commissario aveva evidenziato come lo sforzo più complesso era rappresentato dalla “riorganizzazione del Pronto soccorso e dell’Emergenza-urgenza. Sia chiaro, il problema non si risolve pensando soltanto a Cosenza. Gli ospedali Spoke sono chiamati a fare la propria parte. Da qui, la forte sinergia instaurata tra Azienda ospedaliera e Asp. Il Pronto soccorso dell’Annunziata è diventato un imbuto che raccoglie i pazienti dell’intera provincia. Rimangono (mi si passi il termine) parcheggiati per giorni e giorni. In occasione della mia prima ricognizione, sono rimasto sconvolto e non volevo credere ai miei occhi. Spazi angusti e malati stipati in condizioni assurde. I reparti sono in affanno perché mancano medici e posti letto. Quando sono arrivato, ho scoperto che molti reparti erano stati accorpati tra di loro, con conseguente riduzione dei posti letto. Tre mesi fa, se ne contavano una cinquantina per tutta l’area medica. In un ospedale importante come quello di Cosenza non è concepibile che il reparto di Chirurgia sia in grado di ospitare soltanto cinque pazienti per volta”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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