Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Donnici, don Santino Borrelli ha concluso il suo pellegrinaggio in Ucraina

Area Urbana

Donnici, don Santino Borrelli ha concluso il suo pellegrinaggio in Ucraina

Il parroco della chiesa di San Michele Arcangelo: “Ho sperimentato sulla mia pelle il dolore di un popolo intero, sostenuto dalla fede in Dio”

Pubblicato

il

COSENZA – Rivivere i momenti salienti di un viaggio, quello di Don Santino Borrelli, nel cuore della guerra che sta straziando la popolazione  ucraina, ripercorrendo le emozioni e le lacrime di un Popolo che, seppure ridotto allo stremo, ha mantenuto intatti la Fede e la propria dignità. Questo il filo conduttore dell’incontro che si terrà il prossimo 28 settembre 2022, alle ore 21, nell’aula liturgica all’aperto attigua alla Chiesa di Donnici Superiore. Lo stesso si svilupperà non solo attraverso il racconto di Don Santino, che ha voluto fortemente questo viaggio, non ascoltando coloro che cercavano di dissuaderlo nella consapevolezza dei possibili rischi, ma anche con le testimonianze di alcuni suoi compagni di viaggio, due dei quali, una coppia di sposi, Agnieszka, polacca e Vincenzo, italiano, originario di Napoli, che il progetto di Dio ha voluto che incontrassero don Santino nel corso dell’ultimo “Cammino di Santiago” e che per l’occasione raggiungeranno Cosenza.

Prevista inoltre la testimonianza via web di Padre Mariusz, un Sacerdote della Congregazione dei Paolini che vive a Leopoli  che ha dato il proprio significativo apporto al cammino tra Polonia e l’Ucraina.

Non mancheranno, inoltre, le testimonianze di una coppia di giovani, Stella e Cristian di Rogliano, che hanno voluto affiancare Don Santino in alcune tappe polacche, unitamente ad alcuni civili, che per alcuni tratti hanno voluto aggregarsi ai pellegrini nonché ad un gruppo di Suore Canossiane, tra le quali Suor Rosetta, di origine siciliana, che Don Santino aveva già conosciuto nel 2014 in Ucraina in occasione di una missione per portare viveri a quella popolazione durante le prime fasi della guerra.

Don Santino e i pellegrini, che di volta in volta lo hanno affiancato nel territorio ucraino, si sono resi conto della distruzione e dello stremo della popolazione ucraina, dotata di una intensa fede che sta permettendo di sopportare i massacri e gli estremi disagi con immane dignità. In tale contesto è stato indescrivibile sperimentare di persona la tensione e la paura che si provano avvertendo il suono delle sirene per i continui allarmi aerei, anche più volte al giorno.

Non è un caso che Don Santino, sempre per invocare la Pace del mondo anche ricordando i Messaggi della Regina  della Pace di Medjugorje, abbia inserito nell’itinerario, conclusosi al Santuario della Madonna di Czestochowa, tanto caro a San Giovanni Paolo II, la visita al campo di concentramento di Auschwitz dove, durante la seconda guerra mondiale, furono sterminati oltre un milione di prigionieri, in gran parte ebrei.

Sempre a riguardo, Don Santino ha celebrato l’ultima Messa, prima di rientrare in Italia, presso il Santuario della Divina Misericordia di Cracovia e ciò al fine di invocare su tutti la Divina Misericordia indispensabile per avere e custodire il dono della pace. Lo scopo principale dell’incontro è, quindi, quello di suscitare le coscienze su ciò che sta accadendo non lontano dall’Italia, fiaccando un popolo anche con continui massacri di inermi civili come quello per ultimo documentato dall’Elemosiniere del Papa, il Cardinale Konrad Krajewski, e quindi assumere iniziative per invocare la fine di questa e di tutte le altre guerre in ogni parte del mondo ma anche per creare una rete per aiuti concreti a favore di persone che, in conseguenza della guerra hanno perso tutto.

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA