Calabria
Aggressione Soverato, Beauty ascoltata in Procura. L’imprenditore: “Nessuna violenza fisica, ora mi minacciano”
La ragazza nigeriana non ha rilasciato dichiarazioni all’uscita dal Tribunale. Il titolare del lido respinge le accuse e ammette soltanto di aver alzato al voce
CATANZARO – E’ durato circa tre ore in Procura a Catanzaro l’interrogatorio, come parte offesa, di Beauty Davis, la venticinquenne di origini nigeriana che ha denunciato di essere stata aggredita dall’ex datore di lavoro, Nicola Pirroncello, di 53 anni, titolare di uno stabilimento balneare con ristorante a Soverato, dopo avere chiesto di essere pagata per le ore effettivamente lavorate come lavapiatti. Bocche cucite davanti al Palazzo di giustizia al termine dell’interrogatorio della donna che era accompagnata dall’avvocato Filomena Pedullà.
La ragazza ha denunciato il titolare del locale dove ha lavorato nel mese di luglio che è indagato per lesioni personali, furto e minacce. A sostegno delle tesi della donna c’è una ripresa video trasmessa in diretta su un canale social e acquisita agli atti, che documenta i passaggi della protesta attuata da Beauty all’interno del locale che è poi sfociata in una vera e propria aggressione fisica con schiaffi e insulti nei suoi confronti. Beauty Davis, da cinque anni in Italia e madre di una bimba di 4, è stata accompagnata nella Procura del capoluogo dall’avvocato Filomena Pedullà che la assiste.
Intanto, Nicola Pirroncello fornisce la sua versione dei fatti: “E’ stato un momento di rabbia – ha spiegato l’imprenditore – scaturito dalle ore precedenti durante le quali avevo pregato la ragazza di farmi lavorare. E’ da undici anni che svolgo quest’attività e, in tutto questo periodo, ho dato lavoro a decine di persone con le quali non ho mai avuto problemi. Il mio unico rammarico – ha continuato Nicola Pirroncello – è quello di aver usato violenza verbale e di essere ricorso alla forza per sollevare la sedia sulla quale la ragazza era seduta, perché avevo necessità di apparecchiare i tavoli della sala. Adesso – ha concluso l’imprenditore – per quanto accaduto, sto ricevendo numerose telefonate di minacce”.
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