Area Urbana
Cosenza, conto prosciugato e prestiti mai restituiti. Badante condannata
La sentenza del tribunale di Cosenza arriva oggi. I fatti risalgono al 2018 quando un’insegnante in pensione è stata raggirata dalla persona che l’assistiva
COSENZA – Condannata e multata per aver sottratto indebitamente denaro ad un’anziana donna che assistiva. Il tribunale di Cosenza ha emesso la pena pari ad 1 anno e sei mesi di reclusione per la badante, P.B., 61 anni, con una multa di 900 euro. I fatti risalgono al 2018 quando un’insegnante in pensione si accorge che il suo conto corrente era stato completamente prosciugato dalla badante con la quale aveva instaurato un forte rapporto di fiducia tanto da affidarle due carte bancomat per effettuare prelievi. L’anziana aveva anche concesso alla donna due prestiti di 10.000 e 12.000 euro di cui uno parzialmente restituito ed un’altro mai restituito. La professoressa, dopo essersi resa conto della grave situazione, ha deciso così di inoltrare di proprio pugno alla cancelleria della volontaria giurisdizione una richiesta di nomina di amministratore di sostegno che le è stato prontamente assegnato. Successivamente, l’amministratore di sostegno, dopo aver verificato e constatato la grave situazione economica, sporge così querela alla Procura della repubblica.
Scatta così il procedimento penale dove all’esito del processo, durato 4 anni e con 13 udienze dibattimentali, oggi la badante imputata è stata condannata per il reato di resto di appropriazione indebita aggravato dall’avviso di relazione domestica. Accolte tutte le richieste della difesa della costituita parte civile rappresentara dall’avvocato Fabio Parise con il riconoscimento di una provvisionale immediatamente esecutiva di €5000,00 euro per i danni subiti dalla costituta parte civile nonché 2.500 euro per spese di costituzione.
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