Italia
Benzina alle stelle, stangata sulle vacanze. In un anno verde +540 euro, +658 il diesel
Associazioni dei consumatori sul piede di guerra “speculazioni proseguono indisturbate senza che nessuno intervenga. E i cittadini pagano”
COSENZA – Sale ancora il prezzo della benzina verde arrivata a oramai a 2,073 al litro (in rialzo di 1,05 centesimi, pari a +0,51%) secondo le rilevazioni del Mite relative alla settimana dal 20 al 26 giugno. Rispetto alla settimana precedente aumenta anche il gasolio che si attesta a 2,033 euro al litro (+2,7 centesimi pari ad un rialzo dell’1,39%). Le associazioni di consumatori parlano di vera e propria stangata che continua a tartassare gli italiani e che si ripercuoterà anche sulle vacanze.
“Sulle vacanze estive degli italiani sta per abbattersi una maxi-stangata legata agli spostamenti per raggiungere le località di villeggiatura – spiega il presidente del Condacons Carlo Rienzi. Per un pieno di benzina si spendono in media 22,5 euro in più rispetto al 2021, spesa che sale a +27,4 euro per un pieno di gasolio“. “E’ evidente che il taglio delle accise prorogato al 2 agosto non è una misura sufficiente – conclude Rienzi – Ciò che realmente serve è bloccare i prezzi di benzina e gasolio alla pompa a tornare a listini amministrati dallo Stato”. In un solo anno i prezzi della benzina hanno raggiunto un esponenziale aumento, la verde costa addirittura 1/4 in più rispetto all’anno precedente e il gasolio il 37% in più rispetto al 2021. Secondo quanto emerso dall’ indagine del Codacons la spesa annua fa registrare un incremento di 540 euro in più nel caso di auto a benzina ed un innalzamento dei costi pari a 658 euro in più nel caso di macchine a diesel”.
Unione dei consumatori “non c’è pace per gli automobilisti”
Dopo gli ultimi rincari dei carburanti comunicati dal Mite, interviene anche il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona che denuncia “non c’è pace per gli automobilisti. Le speculazioni proseguono indisturbate senza che nessuno intervenga. Anche se il rialzo settimanale non è da record, in appena 7 giorni un pieno di benzina da 50 litri sale di oltre 50 cent (0,53), uno di gasolio di 1 euro e 39 cent”. “Da quando è iniziata la guerra – spiega Dona – nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa oltre 22 cent in più, con un rialzo del 12,1%, pari a 11 euro e 20 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 31 cent al litro, con un balzo del 18,1%, pari a 15 euro e 57 cent a rifornimento. Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è aumentata del 20,6%, pari a 17 euro e 72 cent per un pieno di 50 litri, 425 euro su base annua, il gasolio è lievitato del 28,3%, 22 euro e 43 cent a rifornimento, equivalenti a 538 euro annui” continua Dona. “Un disastro. E’ di tutta evidenza che la proroga del Governo fino al 2 agosto è come cercare di svuotare il mare con un secchiello se non si ferma prima questa pericolosa escalation dei prezzi, ormai fuori controllo. Bisogna tornare ai prezzi amministrati o ridurre l’Iva dal 22 al 10 per cento, alzando anche il taglio delle accise di altri 10 cent, altrimenti non se ne esce” conclude Dona.
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