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Il Cedro verso il riconoscimento Dop. Si attende il via libera da Bruxelles

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Il Cedro verso il riconoscimento Dop. Si attende il via libera da Bruxelles

Chiusa l’istruttoria ministeriale la palla passa ora alla Comunità europea per la certificazione europea come prodotto di qualità certificata

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CATANZARO – Sarà trasmessa a breve alla Commissione Europea la domanda di riconoscimento della denominazione di origine protetta “Cedro di Santa Maria del Cedro”. “Tale importante traguardo – afferma il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci – segna la conclusione dell’istruttoria regionale e ministeriale e apre le porte a quella comunitaria, che si concluderà con la pubblicazione della domanda di registrazione della Dop sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. Finalmente anche il prodotto tipico della Riviera dei Cedri si potrà fregiare del tanto atteso marchio proponendosi al mercato come prodotto di qualità certificata, le cui peculiarità sono direttamente legate ai fattori naturali ed umani dell’areale di produzione”.

“L’adozione della certificazione europea di denominazione di origine protetta è, infatti – sottolinea Adduci – un grande traguardo per tutto il territorio, in quanto marchio esclusivo di qualità che differenzia e tutela il prodotto rivierasco da altri ottenuti fuori dalla zona di produzione, garantendo ai nostri produttori un vantaggio competitivo sul mercato e al consumatore informazioni specifiche ed elevati standard qualitativirelativi a un prodotto unico nel suo genere. Oggi più di ieri è nostro dovere scommettere fiduciosi su di un frutto dalle potenzialità economiche e sociali ancora inespresse, con un impegno di promozione sinergica e sfida comune non più rinviabili. Da soli si va veloci, insieme si va lontano”.

Le tante peculiarità alimentari e non solo del cedro di Calabria, prodotto da sempre inserito tra le eccellenze della regione e che è pronto ad ottenere l’atteso via libera di Bruxelles, sono molteplici e spaziano anche su altri campi. A Santa Maria del Cedro, dove ha sede il consorzio che ha seguito tutte le fasi della procedura, ad esempio, ogni estate i rabbini si ritrovano per insieme agli agricoltori selezionano ad uno a uno i cedri migliori, “kosher”, ovvero consentiti, da utilizzare per la tradizionale festa delle Capanne

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