Area Urbana
Cosenza celebra il 77° anniversario della Liberazione “impegnarsi senza riserve per la libertà”
La Pace al centro dell’anniversario della liberazione d’Italia. In piazza della Vittoria la giornata del 25 aprile per commemorare la caduta definitiva del fascismo e la fine dell’occupazione nazista
COSENZA – Una cerimonia alla quale hanno preso parte anche numerosi cittadini per celebrare a Cosenza, in piazza della Vittoria, il 77° anniversario della Liberazione. Dopo gli onori al Prefetto in qualità di rappresentante del Governo Italiano, e l’Alzabandiera, sono stati letti i messaggi del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa. Un messaggio, quello di Sergio Mattarella, incentrato soprattutto sulla solidarietà nei confronti dell’Ucraina “dal nostro 25 aprile, nella ricorrenza della data in cui venne messa la parola fine alle ostilità sul nostro territorio, un appello alla pace e non ad arrendersi davanti alla prepotenza, a praticare il coraggio di una descalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità e di ritirare le forze di invasione”.
“Sappiamo che la libertà non è mai acquisita una volta per sempre e per essa bisogna impegnarsi senza riserve. Il ricordo e l’esempio non vengano cancellati dal passare del tempo o da improvvisate ricostruzioni che sovrappongono pregiudizi ai fatti”.
 
Un messaggio quello di Mattarella, letto alla presenza di decine di bambini dell’istituto comprensivo Don Milani De Matera, che hanno sventolate piccole bandierine tricolore: “Si tiene così viva la memoria di uno dei periodi più drammatici della nostra storia, e si trasmettono i valori della Resistenza che consentirono la liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista – sono le parole di Sergio Mattarella nel suo messaggio in occasione del 25 aprile – che rappresenta la data fondativa della nostra democrazia, oltre che di ricomposizione dell’unità nazionale. Una data in cui il popolo e le Forze Alleate liberarono la nostra Patria dal giogo imposto dal nazifascismo. Un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista”.
 
Mattarella nel suo messaggio letto in piazza della Vittoria, ricorda come “a pagare furono, come non mai, le popolazioni civili, contro le quali, in un tragico e impressionante numero di episodi sanguinosi, si scagliò la brutalità delle rappresaglie”. “Una crudele violenza contro l’umanità, con crimini incancellabili nel registro della storia, culminati nella Shoah”.
Immancabile pertanto il riferimento a quanto accade da due mesi in Ucraina: “Abbiamo assistito, in queste settimane, con un profondo senso di angoscia, a scene di violenza sui civili, anziani donne e bambini, all’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha alcuna giustificazione“.
Alla cerimonia hanno preso parte le Autorità civili, militari e religiose, uno schieramento interforze composto da unità dei Carabinieri, dell’Esercito, della Polizia di Stato, del Corpo Forestale, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Polizia Provinciale, della Polizia Municipale e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dinanzi al Prefetto della provincia di Cosenza, dott.ssa Vittoria Ciaramella e al sindaco di Cosenza Franz Caruso.
 
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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