Area Urbana
Confindustria Cosenza, Libri per lo sviluppo su “Pnrr e Industria: opportunità e crescita”
Oggi alle 17.30 nella sede di il seminario “Pnrr e Industria: opportunità e crescita”, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Libri per lo sviluppo”
COSENZA – Un momento di confronto che partirà dal libero “Ripresa e resilienza? Opportunità e insidie delle nuove politiche industriali” dell’economista Raffaele Brancati. A discuterne i presidenti di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli e della Sezione Terziario di Unindustria Calabria Alfredo Fortunato, la professoressa ordinaria di Economia Applicata all’Università della Calabria Rosanna Nisticò, l’imprenditrice e Cavaliere del Lavoro Gloria Tenuta, il dirigente della Regione Calabria Francesco Venneri. Modererà i lavori il direttore degli industriali Rosario Branda.
Nella lunga coda della crisi pandemica nuove strategie vengono tracciate e importanti risorse prospettano uno scenario diverso da quello vissuto per oltre venticinque anni. Dopo l’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), le politiche economiche e di sviluppo sembrano destinate a radicali mutamenti con nuovi modi di produrre e nuovi equilibri economici, ambientali e sociali.
Se il Next Generation Italia non sarà in grado di far crescere un sistema industriale e di servizi intorno ai programmi di spesa, non solo si ridurranno i possibili effetti moltiplicativi con pesanti conseguenze in termini economici, ma si assisterà ad un vistoso e paradossale aumento degli squilibri e delle diseguaglianze, anche in campo industriale.
“Il Pnrr non è un acronimo da pronunciare – dice il presidente degli Industriali Fortunato Amarelli – ma un piano per costruire, pianificare e realizzare. Una sfida a cui siamo chiamati tutti, imprenditori e amministratori, provando a fare rete e ad individuare azioni congiunte per la costruzione di una società disegnata intorno ai concetti di transizione e di economia circolare e sostenibile, di rivoluzione digitale e superamento delle iniquità territoriali, sociali e di genere”.
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