Provincia
L’incarico (gratuito) della Succurro al marito. PD “degrado politico”, M5S “affare di famiglia”
“Chi si pone alla guida di un Ente così importante non può compiere scelte che denotano comportamenti molto discutibili dal punto di vista etico”
 
																								
												
												
											COSENZA – Ha inevitabilmente sollevato un nugolo di polemiche l’incarico affidato, della neo eletta Presidente della provincia di Cosenza Rosaria Succurro, al marito Marco Ambrogio quale capo di gabinetto e che si occuperà “dell’espletamento dell’attività di supporto alla realizzazione delle linee programmatiche di governo dell’amministrazione provinciale cosentina”. Un incarico del tutto gratuito che però non ha evitato critiche e attacchi. Nel decreto pubblicato sull’albo pretorio si legge che “il collaboratore potrà utilizzare tutte le strumentazioni in dotazione dell’Amministrazione necessarie allo svolgimento della sua attività e potrà demandare i competenti uffici, le conseguenti eventuali procedure e l’espletamento di ogni adempimento connesso alla concreta attuazione del presente decreto, compresa l’individuazione logistica degli spazi e degli strumenti per lo svolgimento dell’incarico in questione”.
PD Cosenza “degrado politico della destra calabrese”
“Apprendiamo dagli organi di stampa che la neo inquilina di Piazza XV Marzo, Rosaria Succurro, ha indicato per il ruolo di Capo Gabinetto suo marito Marco Ambrogio. Condanniamo con forza tale decisione. Chi si pone alla guida di un Ente così importante quale la Provincia non può compiere scelte di tal genere che denotano comportamenti molto discutibili dal punto di vista etico. Questa decisione è indice del degrado politico in cui versa la destra calabrese”. Così in una nota Maria Locanto, Sub Commissario Federazione Pd di Cosenza
M5S: “La politica non può essere un affare di famiglia”
Anche il Movimento 5 Stelle, con una nota dei deputati calabresi Alessandro Melicchio, Anna Laura Orrico, Laura Ferrara, Massimo Misiti ed Elisa Scutellà critica la scelta della nuova presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, di “nominare il marito Marco Ambrogio nello staff dell’ente che governa, con una formula che ricorda la figura del “Capo Gabinetto che appare quanto mai inopportuna.  La cosa pubblica – scrivono – non può essere gestita come un “affare” di famiglia. E anche in presenza di una nomina a titolo gratuito la questione non può che suscitare massima disapprovazione, se non preoccupazione. Il decreto numero 6 del 4 aprile 2022 che sancisce questa scelta fa torto ai tanti professionisti, esterni o meno, che avrebbero potuto ricoprire quel ruolo senza creare imbarazzo all’ente e a chi lo governa. Non possiamo pensare che nella sua scelta la Presidente Succuro non abbia ponderato questi aspetti obiettivamente difficili da spiegare alla pubblica opinione. Ci auguriamo  – concludono – ci ripensi considerato che, in caso contrario, darebbe testimonianza di un retaggio culturale, quello del familismo amorale, che continua a imperversare chi amministra la cosa pubblica in Calabria a danno della comunità e dell’interesse collettivo”.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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