Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Caracciolo, ecco perché l’ospedale dovrebbe sorgere tra Rende, l’Unical e Montalto

Area Urbana

Caracciolo, ecco perché l’ospedale dovrebbe sorgere tra Rende, l’Unical e Montalto

Per il sindaco, che non ne fa una questione di campanilismo, è la migliore soluzione per motivi di funzionalità, infrastrutture e logistica

Pubblicato

il

MONTALTO UFFUGO – Per il sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, che due giorni fa ha chiesto un tavolo con i sindaci di Rende, Cosenza e San Vincenzo La Costa, il rettore dell’Unical, la Regione Calabria e il Presidente della Provincia di Cosenza, l’ubicazione migliore per il nuovo ospedale dell’area urbana sarebbe quella compresa tra il territorio di Rende, l’Unical e il Comune di Montalto Uffugo. Per il primo cittadino, che non ne fa una questione di campanilismo, questa scelta è la migliore soluzione per motivi di funzionalità, infrastrutture e logistica. 

“A distanza di anni – spiega Caracciolo – si sta profilando una situazione di infrastrutture completamente diverse che sorgeranno tra Montalto e Rende, a ridosso dell’Università della Calabria. Parliamo dello svincolo autostradale della A2 a Settimo di Montalto, della nuova stazione ferroviaria, ma anche collegamenti tra l’A2 e l’Università”.  E al centro di queste infrastrutture, che sorgeranno a breve, insiste anche un terreno della Provincia di Cosenza che potrebbe essere usato per la costruzione del nuovo nosocomio. “Tutto è pensato – spiega ancora il Sindaco di Montalto – in funzione di quello che dovrà essere l’assetto delle infrastrutture di qui a 20 anni. Diventerebbe un ospedale raggiungibile da tutta la provincia e, grazie al collegamento autostradale, anche chi arriva dalla sibaritide in 20 minuti potrà raggiungere la struttura. E senza dimenticare che, essendo a ridosso dell’Università, il nuovo ospedale diventerebbe un policlinico da mettere a disposizione per la realizzazione della facoltà di medicina e che potrebbe arricchire ulteriormente le proposte dell’Unical”.

Insomma per Caracciolo “è un’opportunità da valutare” anche se “mi rendo conto che l’ubicazione su Cosenza è già in stato avanzato, però credo che a futura memoria, proprio in funzione di tutto quello che diventerà questa zona tra Montalto e Rende, gli amministratori abbiano il dovere di prospettare delle soluzioni alternative dove ovviamente la Regioni e gli altri enti potranno intervenire e fare le loro valutazioni”.

 

 

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA