Italia
Dal 1 maggio fine del Green Pass e obbligo di mascherine al chiuso. Approvato il decreto
La capienza degli stadi tornerà al 100% dal 1 aprile con green pass base. Stop alle quarantena da contatto, in DAD solo chi è positivo
ROMA – La cabina di regia, riunita per varare la road map che porterà ad un graduale allentamento delle misure anti Covid, in vista della fine della proroga dello stato di emergenza, avrebbe trovato la quadra a cominciare dall’abolizione del Green pass e quello per gli over 50 sul posto di lavoro a partire dal 1 di maggio. Fino al 30 di aprile sarà sufficiente il certificato base, ma resteranno le sanzioni per chi ne è sprovvisto. L’obbligo vaccinale previsto per le categorie lavorative, in vigore oggi, resterà solo per il personale sanitario e delle RSA fino a fine anno. Il Consiglio dei ministri a quanto si apprende ha approvato all’unanimità la road map, dopo la fine dello stato di emergenza.
Certificato verde e mezzi di trasporto
A maggio, dunque, finisce l’obbligo del certificato verde: secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi, si sarebbe stabilito di mantenere l’obbligo di presentare il certificato verde solo in alcuni ambiti (base o super nei diversi luoghi) ancora fino al 30 aprile. Il certificato non sarà più richiesto sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine. Come aveva annunciato anche il premiere Draghi, scompariranno le fasce di colore delle regioni mentre rimarrà solo la zona rossa.
Stadi al 100%, via le mascherine al chiuso
A proposito di mascherine, le norme sull’obbligo nei luoghi al chiuso resteranno invariate fino al 30 aprile, compresa la scuola per poi decadere anche qui dal primo maggio. La capienza degli stadi tornerà al 100% dal primo aprile ma per accedervi sarà richiesto il green pass base e decade il limite delle capienze ovunque.
Decadano CTS e struttura del commissario
L’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadranno il Cts e la struttura del commissario straordinario. Al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc al ministero della Salute per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale. Per quanto riguarda le scuole, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione. Ci sarebbe anche la proroga per l’organico scolastico per l’emergenza (personale Ata e docenti) fino al termine delle lezioni, su richiesta del Ministro Patrizio Bianchi. Per questo obiettivo sarebbero previsti ulteriori 200 milioni.
Locatelli “scelte del Governo coerenti con il quadro epidemico”
“Abbiamo una situazione vaccinale molto buona. A fronte di un aumento dei contagi, fortunatamente il numero delle persone ricoverate nelle aree mediche e nelle terapie intensive è ancora molto contenuto”. A dirlo è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità a margine dei lavori del 48esimo Congresso nazionale della Federazione italiana medici pediatri in corso a Roma. “Le scelte che sono state fatte dal Governo sono coerenti con lo scenario epidemiologico – aggiunge – Quella di oggi è una data importante perché proprio le decisioni che vengono prese sostanzialmente vanno nella direzione di una chiusura di una situazione emergenziale per ricondurre tutta la problematica relativa all’infezione da Sars Cov-2 in quelli che sono strumenti ordinari di evoluzione delle patologie infettive”.
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