Provincia
Settore idrico, sindaco Iannucci: “la verità sui 100 milioni di euro persi”
La ‘riflessione’ del sindaco di Carolei, dopo la notizia degli oltre 100 milioni di euro di finanziamenti per l’idrico, persi dalla Calabria: un enorme danno per la mancanza di un allegato
 
																								
												
												
											CAROLEI (CS) – “In questi ultimi giorni, da quando la Calabria ha perso oltre 100 milioni di euro di finanziamenti per l’idrico, sto leggendo tante opinioni, le più svariate, sulle cause che hanno provocato questo enorme danno dalla mancanza di un allegato alla rigidità del ministero sino alla responsabilità dei sindaci. Io preferisco partire dalla norma che regola l’affidamento del servizio idrico integrato e dalle regole che riguardano la partecipazione ai bandi PNRR”. A scrivere è Francesco Iannucci, primo cittadino del Comune di Carolei: “L’AIC doveva, ormai da tantissimo tempo, affidare temporaneamente la gestione del servizio idrico integrato. Un affidamento temporaneo che si sarebbe dovuto trasformare in definitivo, solo dopo l’approvazione di un piano industriale che è propedeutico ed essenziale per la partecipazione ai bandi del PNRR. Ma questo ancora non è stato fatto e non si farà fino a giugno, se tutto rimarrà cosi, poiché né AIC né la ex ‘ Cosenza acque’ hanno le competenze e le risorse umane per poterlo fare. Ma c’è di più…non ci riuscirebbe neanche la Regione Calabria. Ci sono degli studi tecnici specializzati, in giro per l’Italia, che sarebbero in grado di realizzare in tempi brevi un piano industriale di tutto rispetto. Ma il costo è alto: circa 500mila euro e non potranno essere certo i comuni ad immettere denaro per dare linfa ad una scatola vuota quale ex ‘Cosenza acque’.
“La soluzione quindi è ripubblicizzare Sorical eliminando – spiega Iannucci – il privato e quindi accordandosi con la fiduciaria tedesca. Solo Sorical , revocando la liquidazione, potrà impegnare, in brevissimo tempo, le somme necessarie a redigere un piano industriale adeguato. Solo Sorical , per il suo know how, potrà essere l’unico gestore del servizio idrico integrato. Oggi non ci sono più neanche i tempi per poter creare un nuovo soggetto in cui trasferire tutte le risorse tecniche ed umane presenti in Sorical e non sarebbe neanche conveniente, considerato che la Regine Calabria dovrà comunque pagare i debiti, verso la fiduciaria tedesca, garantiti da pegno. Inoltre con la ripubblicizzazione di Sorical , i comuni saranno chiamati ad essere soci di Sorical. È assurdo quindi, far investire i Comuni nella ex ‘Cosenza acque’ se poi dovranno versare le loro quote per diventare soci Sorical”.
Dare un senso ad AIC
“Non serve a mio avviso – prosegue Iannucci – cambiare le norme che regolano AIC, serve invece dare un senso ad AIC con le giuste professionalità, competenze e con adeguato capitale. Io non so di chi sono le responsabilità per aver fatto perdere oltre 100 milioni di euro alla Calabria ma mi auguro  che la Calabria non perda ulteriori somme previste dal PNRR. E’ un occasione che non possiamo perdere ma, presupposto imprescindibile, è che bisogna conoscere bene le regole del gioco e non porre in essere atti e fatti inutili ed errati, ai soli fini di far ricadere le responsabilità su altri. Tutto questo mentre i soggetti affidatari del servizio idrico integrato delle altre regioni d’italia, non solo hanno già predisposto il loro piano industriale, ma addirittura lo hanno aggiornato prevedendo un aumento del capitale proprio con investimenti che superano i 150 milioni di euro in 5 anni (6 Toscana). Non so per quale strano motivo, in Calabria, ci accorgiamo che le cose non sono state fatte, o non sono state fatte correttamente, solo a ridosso delle date di scadenza. Il mio auspicio infatti, è che arriveremo a giugno con le idee chiare, con un soggetto gestore credibile e con un piano industriale serio…diversamente non ci saranno altre possibilità. Avevo, già a dicembre dello scorso anno, avvertito tutti i soggetti coinvolti, che avremmo perso 80 milioni. Il mio grido di allarme è stato pubblicato su tutte le testate giornalistiche ma mi sono sbagliato: ne abbiamo perso 100 milioni”.
 
                        
 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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