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Guerra in Ucraina, è emergenza rifiuti nel cosentino. L’allarme di Manna: “navi ferme”

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Guerra in Ucraina, è emergenza rifiuti nel cosentino. L’allarme di Manna: “navi ferme”

L’allarme è legato al blocco delle partenze allo scalo di Gioia Tauro dei rifiuti, in particolare l’indifferenziato

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RENDE – I comuni che ricadono nell’ambito territoriale ottimale di Cosenza rischiano di andare incontro ad una nuova emergenza rifiuti. L’allarme è legato al blocco delle partenze allo scalo di Gioia Tauro dei rifiuti, in particolare l’indifferenziato, che devono viaggiare via mare dalla Calabria e fino in Svezia. Molte navi sono bloccate nel porto di Gioia Tauro e non si sa quando potranno partire. Un’emergenza che si va concretizzando materialmente anche a causa dell’aumento dei costi di trasporto e della riduzione della quantità di spazzatura conferibile in discarica dal primo marzo scorso. I container che dovrebbero partire dal porto di Gioia Tauro verso la Svezia però non possono farlo a causa del conflitto in Ucraina e questa sorta di “circolo vizioso” andrà a ripercuotersi sui Comuni prima e sui cittadini di conseguenza portando ad una situazione che è già emergenziale.

Manna (Ato Cosenza) “siamo in assoluta emergenza”

Siamo in assoluta emergenza. Già mandare una parte dei nostri rifiuti all’estero era un’emergenza. Oggi – evidenzia Manna  – c’è anche questo blocco. Occorrerà individuare qualche sito dove abbancare i rifiuti sperando che si riprenda quando prima, ma è evidente che siamo in una situazione emergenziale. La provincia di Cosenza deve diventare autonoma. Questo significa individuare da subito un ecodistretto e aprire le discariche che già ci sono (San Giovanni, in Fiore e Cassano su tutte), altrimenti saremo al blocco totale e ai rifiuti per strada e questo non possiamo consentirlo. L’assemblea ATO ha più volte chiesto alla regione di nominare un commissario che non si limiti solo a trovare un sito, ma che predisponga tutti gli atti per la realizzazione dell’ecodistretto. Demandare tutto la scelta all’assemblea dei Sindaci, che si è già pronunciata, non ha più senso perché abbiamo già evidenziato che qualsiasi sito per noi va bene”.

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