Calabria
Comitato pro Pittelli chiede anche la revoca dei domiciliari
“I cittadini devono poter nutrire fiducia e non diffidenza verso la Giustizia e l’Ordine giudiziario”; con le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si chiede che il penalista catanzarese torni libero
CATANZARO – Il Comitato promotore, presieduto da Enrico Seta, dell’appello per Giancarlo Pittelli, l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia coinvolto nelle inchieste di ‘ndrangheta “Rinascita Scott” e “Mala Pigna” ed al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari, chiede per lui la “piena libertà”.
“Pittelli – scrive il Comitato – ha già patito 26 mesi mesi di carcerazione preventiva in attesa di un processo che arriverà a sentenza chissà quando. Un’immagine infangata per due anni da alcuni media che, troppo spesso, non informano ma alimentano presunti scandali e gogne mediatiche”.
“La demolizione di un uomo è un obiettivo di giustizia o è l’opposto della giustizia?”
“La società civile sta dimostrando con il nostro movimento spontaneo – scrive il comitato – di reagire ad una ferita che è stata recata non solo a Giancarlo Pittelli, ma all’intero tessuto sociale che vive di relazioni pacifiche e non traumatiche, costruite nel tempo e basate sulla fiducia e la stima. La revoca da parte del Tribunale di Vibo Valentia della precedente ordinanza di arresto e il rientro ai domiciliari rappresentano un risultato importante per Giancarlo Pittelli, per i suoi avvocati e per i tanti cittadini che vogliono ‘poter nutrire fiducia’ nella giustizia. Ma dopo 26 mesi Pittelli ha il pieno diritto di affrontare il processo da uomo libero e non ristretto. Non esiste alcun motivo ragionevole perché questo non avvenga”.
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