Area Urbana
Processo Bergamini, arriva Nicola Morra e scoppia il caos. Battibecco tra accusa e difesa
Botta e risposta tra accusa e difesa per la presenza di Nicola Morra e della sua scorta, al Tribunale di Cosenza durante l’udienza
 
																								
												
												
											COSENZA – È ripreso questa mattina in corte d’Assise a Cosenza, il processo sulla morte dell’ex calciatore del Cosenza, Denis Bergamini, morto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico lungo la statale 106 Jonica. Unica imputata nel processo è Isabella Internò ex fidanzata del centrocampista. Momenti di caos si sono vissuti ad un certo punto della mattinata quando in aula, in veste istituzionale, è arrivato il presidente della commissione antimafia Nicola Morra, accompagnato dalla sua scorta, che si è fermato qualche minuto a parlare con l’avvocato della famiglia Bergamini Anselmo, prima di prendere posto tra il pubblico e intrattenersi con Denis, nipote del calciatore rossoblu e figlio di Donata Bergamini. Le chiacchiere tra due si concentrano sui ricordi calcistici e sul Cosenza.
Ma alla ripresa dell’udienza l’avvocato della Internò, Angelo Pugliese, è andato su tutte le furie “noto con stupore che in aula abbiamo addirittura il presidente della commissione antimafia Nicola Morra e che si è fermato a parlare con l’avvocato Anselmo. E stamattina lo stesso avvocato è stato avvisato in una Pasticceria con il senatore. Vogliamo sapere da che parte va questo processo. Perché così non va bene“. Angelo Pugliese, sbattendo ripetutamente le mani, ha sottolineando che “la presenza di Morra non va bene, queste sono pressioni che non fanno bene al processo”.
La riposta dell’avvocato Anselmo non si è fatta attendere ed è stata altrettanto dura “non consento a nessuno dì sindacare sulla mia attività professionale, io incontro chi voglio e non accetto di essere seguito anche al di fuori di quest’aula. Io devo tutelare la mia libertà professionale. Morra è giunto in aula con la scorta in veste esclusivamente istituzionale. Evidentemente qualcuno ha la coda di paglia”.
La presidente Paola Lucente ha faticato non poco a riportare la calma sottolineando di non volere dare adito e “alimentare polemiche”. Quando la situazione è tornata sotto controllo l’udienza è ripresa con la testimonianza di Bruno Caneo compagno di squadra di Denis mentre questa mattina sono stati escussi Roberta Sacchi, fisioterapista del calciatore e Guido Dalle Vacche, primo amico e poi cognato dell’ex calciatore e sposato con Donata Bergamini. A inizio udienza la Corte ha accettato la richiesta della difesa di far trascrivere un centinaio di intercettazioni telefoniche dei giocatori del Cosenza calcio.
 
                         
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
                                 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
											 
		
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