Provincia
Sparatoria sul lungomare di Diamante, due fratelli davanti al Gip. Restano in carcere
Il Gip ha convalidato il fermo di Massimo e Alessandro, accusati insieme ad un terzo fratello di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e di porto illegale di armi
DIAMANTE (CS) – Si sono svolti gli interrogatori di garanzia di due dei tre fratelli coinvolti nella sparatoria avvenuta venerdì sera a Diamante, nella quale è rimasto gravemente ferito Stefano Perugino, titolare di un bar nei pressi del lungomare, che resta ricoverato in gravi condizioni all’Annunziata di Cosenza con ferite. Il gip del Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, ha convalidato il fermo di Massimo De Rose di 31 anni e Alessandro De Rose di 35, individuati e fermati dai carabinieri nella tarda serata di venerdì. Si trovano nel carcere di Paola mentre il terzo fratello, Mattia, si è presentato spontaneamente sabato ai carabinieri dopo aver saputo che su di lui era stato emesso un provvedimento di fermo ed è stato ascoltato oggi dal Gip al Tribunale di Cosenza. I tre fratelli, accusati di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e di porto illegale di armi. sono assistiti dall’avvocato di fiducia Cristian Cristiano. Uno dei due fratelli si è avvalso della facoltà di non rispondere mentre l’altro ha reso delle dichiarazioni spontanee, dichiarato che sarebbe stato colpito da una coltellata sferratagli dal figlio del proprietario del bar.

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