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Covid, vaccino da 0-5 anni in primavera. A Cosenza ricoverato bimbo di un solo mese

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Covid, vaccino da 0-5 anni in primavera. A Cosenza ricoverato bimbo di un solo mese

Continuano a registrarsi casi di infezione da covid in età pediatrica. “Reinfezione” per una bambina di 2 anni

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COSENZA – L curva del contagio mostra evidenti segni di rallentamento, ma il covid continua a colpire soprattutto nella fascia dove non è ancora prevista copertura vaccinale e tra i più giovani. In un analisi differenziata tra i ricoveri per o non Covid in tutta Italia, effettuata dalla Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), è emerso che nella fascia pediatrica il numero dei ricoveri monitorati nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella resta pressoché stabile. Ma diversi ricoveri si registrano nei piccolissimi: i neonati di 0-6 mesi costituiscono il 18% del totale dei ricoverati under18 e quasi 1 neonato su 2 ha almeno uno dei genitori non vaccinato. Nel reparto pediatrico dell’Annunziata di Cosenza è stato ricoverato un bimbo di appena un mese e qualche giorno, residente sullo Ionio, mentre è stato accertato anche un caso di “reinfezione “da coronavirus per una bambina di poco meno di tre anni residente nell’area urbana. Nel reparto covid del Polo di Cetraro, invece, il paziente più giovane è una ragazzina di 17 anni. In tutta la provincia di Cosenza da inizio pandemia sono stati accertati 8.268 casi di covid negli under 18. A Cosenza città, nella fascia 0-18, la percentuale dei casi Covid accertati corrisponde a poco più del 20,8% del totale.

Vaccino covid 0-5 anni In Italia a primavera

Intanto il vaccino della Pfizer per i bambini sotto i 5 anni potrebbe essere disponibile per la somministrazione negli Stati Uniti già entro la fine di febbraio o gli inizi di marzo mentre in Italia potrebbe essere disponibile per l’inizio della primavera, ha fatto sapere il coordinatore del CTS Franco Locatelli, sottolineando che anche in questo caso saranno previste due dosi e ci sarà un dosaggio “ulteriormente ridotto” rispetto a quello che viene proposto per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. “Direi che potrebbe essere ragionevole – ha detto rispondendo ad una domanda – ipotizzare l’orizzonte dell’inizio della primavera per avere questi vaccini a disposizione, dopo che le agenzie regolatorie avranno dato il via libera”.

I dati di Pfizer sulla risposta immunitaria

La casa farmaceutica americana, alcuni mesi fa, ha iniziato a sperimentare un regime per i bambini sotto i 5 anni di tre dosi, ma i dati non sono ancora disponibili: Sarebbe comunque emerso che la modalità con due dosi, per la quale verrà comunque sottoposta la richiesta di approvazione all’FDA, non avrebbe indotto una risposta immunitaria sufficiente nei piccoli. L”idea è comunque quella di iniziare l’analisi dei dati sull’uso di due dosi e se tutto va bene cominciare a vaccinare i bambini con due dosi, aspettando che i risultati dei test sulla terza dose, in arrivo probabilmente per la fine di marzo.

 

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