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Caso Santapaola Jr, assolti il presidente Guarascio e il coordinatore Mezzina

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Caso Santapaola Jr, assolti il presidente Guarascio e il coordinatore Mezzina

Il Gup del tribunale di Cosenza ha assolto dall’accusa di maltrattamenti il presidente Guarascio e il coordinatore del settore giovanile Mezzina

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COSENZA -Il Presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio (difeso dagli avvocati Gambardella e Cristiani) e il coordinatore tecnico del settore giovanile, Sergio Mezzina (difeso dagli avvocati De Stratis e Gennari) sono stati assolti questa mattina dal Gup del tribunale di Cosenza, Letizia Benigno, nel procedimento abbreviato sul caso del giovane calciatore Santapaola perchè “il fatto non sussiste“. La Procura di Cosenza aveva chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di “maltrattamenti in famiglia” nei confronti del calciatore che venne escluso dalla rosa delle giovanili del Cosenza (poi reintegrato) a causa del suo cognome, dunque i rapporti di parentela con il boss mafioso catanese Nitto, e i guai giudiziari del padre. Per Guarascio e Mezzina era già stato archiviato il provvedimento disciplinare sportivo della Figc. “Ci riserviamo di leggere le motivazioni – ha detto all’ANSA Salvatore Silvestro, legale di Santapaola – e valuteremo se ci sono i presupposti per un’impugnazione anche solo in sede civile”.

Pronipote di un noto boss del catanese Nitto Santapaola, il padre di Pietro era stato condannato in primo grado a 12 anni di carcere per mafia. E proprio il suo cognome sarebbe diventato ‘ingombrante‘ tanto da essere stato sospeso dalla squadra rossoblu e costretto ad allenarsi da solo. La vicenda che riguarda il giovane Pietro Santapaola fu raccontata dall’avvocato siciliano Salvatore Silvestro, che interessò la giustizia civile e sportiva, sostenendo che il ragazzo venne “emarginato dalla squadra esclusivamente alla luce dei precedenti del padre”. L’avvocato presentò una denuncia ai carabinieri di Messina e trasmise gli atti anche alla Procura di Cosenza. Secondo l’avvocato, i primi giorni di marzo avrebbe ricevuto un messaggio nel quale era chiara la volontà del club di rescindere il suo contratto. Inoltre, la decisione, non gli fu comunicata dal presidente, bensì da altri dirigenti. Dopo che il caso finì su tutti i giornali, la società rossoblu e il presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio reintegrarono successivamente il calciatore.

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