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San Bartolo-Misasi, esito negativo dall’incontro per scongiurare i licenziamenti

Area Urbana

San Bartolo-Misasi, esito negativo dall’incontro per scongiurare i licenziamenti

La vertenza dei 51 lavoratori della San Bartolo. L’Usb: “non permetteremo l’ennesima macelleria sociale sulla pelle dei lavoratori”. In tarda mattinata l’epilogo negativo per i dipendenti

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COSENZA – Si sono incatenati davanti la casa di cura Misasi – San Bartolo, in piazza Crispi alcuni dei 51 lavoratori che da domani potrebbero finire in mezzo ad una strada. Una vertenza che va avanti da oltre un mese e mezzo. Si è aperta infatti la procedura di licenziamento da parte del gruppo iGreco che ha rilevato le strutture nonostante una serie di incontri nelle ultime settimane. Incontri che non hanno portato ad alcuna apertura.

Ferdinando Gentile, dell’USB Cosenza spiega: “abbiamo trovato un muro da parte della società” e oggi è in programma l’ultimo incontro, che chiude la procedura e da domani mattina potrebbero arrivare le lettere di licenziamento per i 51 dipendenti. Abbiamo interessato il sindaco di Cosenza, la Regione Calabria ma non abbiamo trovato grandi risposte seppure questa sia realmente una problematica sociale per il nostro territorio”.

“Pensare in questo momento a licenziare dei lavoratori in un periodo così difficile, come quello dell’emergenza pandemica, ci sembra davvero qualcosa di inaccettabile. Se pensiamo che si perdano decine di posti di lavoro sul territorio che non verranno più ricollocati siamo all’ennesimo dramma. Per anni questi imprenditori hanno preso soldi pubblici e oggi si permettono anche di licenziare chi per anni ha lavorato in queste strutture e le ha portate avanti. Il nostro presidio – conclude Gentile – proseguirà ad oltranza e non ci fermeremo perchè questa situazione non può chiudersi in questo modo, non possiamo permettere l’ennesima macelleria sociale sulla pelle dei lavoratori”.

Aggiornamento

Si procederà con i licenziamenti. E’ quanto emerso dall’incontro previsto per oggi quale ultimo atto per scongiurare la perdita del posto di lavoro per i dipendenti delle cliniche cosentine. Esito negativo dunque  dall’incontro tra sindacati, Confindustria, azienda e il dottor Pedullà del dipartimento Lavoro della Regione Calabria. Da domani dunque, la società che gestisce le case di cura, potrà far partire le 51 lettere di licenziamento.

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