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Cosenza: 4 Novembre, Prefetto “grazie a chi ha combattuto contro la pandemia”

Area Urbana

Cosenza: 4 Novembre, Prefetto “grazie a chi ha combattuto contro la pandemia”

In piazza della Vittoria a Cosenza le autorità civili e militari per celebrare il 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze armate

Bernadette Serratore

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Foto di Francesco Greco

COSENZA – Era il 4 novembre 1918, quando il generale Armando Vittorio Diaz, rilasciava il bollettino della vittoria: “l’Esercito austro-ungarico è annientato”. Oggi ricorre il giorno dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze armate, anche nella città di Cosenza si è tenuta la cerimonia dinanzi al monumento ai caduti in piazza della Vittoria, alla presenza delle autorità civili, militari, religiose e delle associazioni combattentistiche e d’arma, per ricordare il valore della difesa nazionale, per ricordare i caduti di quella guerra e di oggi, causati dalla pandemia.

Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha ringraziato per “lo straordinario lavoro che, soprattutto in periodo di pandemia, nel passato e nel presente, hanno svolto tutte le Forze Armate”, ricordando chi la divisa non la indossa ma la porta con grande onore: tutti gli operatori sanitari.

“Loro – commenta il prefetto – hanno combattuto in prima linea una vera e propria guerra, a volte, sopratutto i primi mesi di pandemia, a mani nude e senza risparmiarsi mai. Molti di loro sono anche deceduti per combattere e difendere la nostra vita”. Il ruolo delle forze armate – continua Vittoria Ciaramella – è sempre costante sul nostro territorio a loro va il mio riconoscimento”. Nel congedarsi il prefetto ha poi ricordato tutti i nostri soldati in missione in Afghanistan.

Sulle note dell’inno di Mameli è stata innalzata la bandiera, un picchetto d’onore in armi ha reso omaggio ai caduti di tutte le guerre. Successivamente è stata depositata la corona ai piedi del monumento con conseguente lettura della preghiera per la Patria e il messaggio del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa.

 

Foto di Francesco Greco
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