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Covid in Calabria, in una settimana +42,8% casi attivi. Vaccini al 68,9%

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Covid in Calabria, in una settimana +42,8% casi attivi. Vaccini al 68,9%

In Calabria la popolazione vaccinata è il 68,9%. Serve accelerare nella somministrazione delle terze dosi. Resta sotto la soglia critica l’occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva

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ROMA – Il nuovo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sull’andamento del Covid in Italia riguarda la settimana 20-26 ottobre. Tutte le Regioni (tranne Sardegna e Valle D’Aosta), registrano un incremento percentuale dei nuovi casi e in 15 Regioni crescono i casi attualmente positivi. Sono 33 le Province con un’incidenza uguale o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: tra queste la Provincia di Trieste registra oltre 150 casi per 100.000 abitanti. In particolare la Sardegna fa registrare -13,8% di nuovi casi rispetto alla settimana precedente e la Valle d’Aosta -35,7%.

Prima per aumenti di casi rispetto alla settimana precedente il Molise con il 160%, seguita dall’Umbria con il 138,2%. Per i posti letto in area medica occupati da pazienti Covid-19 tutte le regioni sono sotto soglia (15%) con valori più alti in Calabria e PA Bolzano con il 9% e Sicilia 8%. Per la terapia intensiva (soglia al 10% secondo i nuovi indicatori) Umbria 8% e Marche 7%.

In Calabria la popolazione vaccinata è il 68,9%

Torna risalire la diffusione del contagio da Covid 19 in Calabria dopo settimane di calo. La Fondazione, infatti, registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (147) con un aumento dei nuovi casi del 42,8% rispetto alla settimana precedente.

Restano sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (9%) e in terapia intensiva (3%) occupati da pazienti Covid. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 68,9% contro una media nazionale del 75,1% a cui aggiungere un ulteriore 3,3% (media Italia 3,4%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terze dosi è pari a 8,9% (media Italia 30,8%); quello con dose booster del 10% (media Italia 32,3%); e quello con dose aggiuntiva è del 6,8% (media Italia 25,6%).

Terze dosi, serve accelerare

Alle 6 di ieri mattina, 27 ottobre, sono state somministrate 1.191.327 terze dosi in Italia. La fondazione Gimbe, segnala “forti differenze regionali” e mette in guardia: “l’inverno alle porte, il repentino aumento di nuovi casi e ricoveri insieme al progressivo calo dell’efficacia dei vaccini sull’infezione impongono sia di accelerare la somministrazione della terza dose a tutte le categorie individuate dalla Circolare Ministeriale, sia di convincere gli oltre 2,7 milioni di over 50 non ancora vaccinati, ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso”.

In particolare, precisa Gimbe, sono state somministrate 224.597 dosi aggiuntive (una dose ad almeno 28 giorni dal completamento del ciclo per pazienti immunocompromessi) e 966.730 dosi booster (una dose ad almeno 6 mesi dal completamento del ciclo per over 60 anni, ospiti delle RSA, operatori sanitari e persone con patologie concomitanti).

Il tasso nazionale di copertura vaccinale per le dosi aggiuntive è del 25,6% e va dallo 0,9% della Valle D’Aosta al 98,8% dell’Umbria. La copertura nazionale con dose booster è invece del 32,3% e si va dal 10% della Calabria al 73,8% del Molise. Il 25 ottobre, ricorda Gimbe, l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha autorizzato anche il vaccino Moderna come dose booster per tutta la popolazione over 18 e in Italia si attende il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) per avviare le somministrazioni. Per quanto riguarda le 1.490.285 persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnsonsi attende la valutazione da parte di Ema e di Aifa a una dose di richiamo a due mesi dalla prima.

Green pass: in 7 giorni -53% di nuovi vaccinati

Calano, nell’ultima settimana, le somministrazioni di vaccino anti Covid, che dal 20 al 26 ottobre sono state in media poco più di 152.000 al giorno. E a diminuire, nonostante l’estensione del Green pass a tutti i luoghi di lavoro, pensata proprio per incentivarle, sono anche le prime dosi: in 7 giorni si contano infatti -53% nuovi vaccinati. Mentre 11 milioni di dosi rimangono stipate in frigo.

La media mobile giornaliera del numero dei tamponi antigenici rapidi effettuati, dopo l’impennata da 173.235 del 13 ottobre a 371.960 il 21 ottobre (+114,7%), si è stabilizzata: nell’ultima settimana sono stati effettuati 2.604.550 tamponi antigenici rapidi. La media giornaliera dei nuovi vaccinati, invece, si è ridotta da 58.620 del 19 ottobre a 27.601 del 26 ottobre e nell’ultima settimana sono solo 193.205 i nuovi vaccinati (-53% rispetto alla settimana precedente).

“Con quasi 7,5 milioni senza nessuna dose di vaccino si allontana l’obiettivo di raggiungere il 90% di copertura vaccinale negli over 12”, spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta. Rispetto, in generale, all’andamento della campagna vaccinale, al 27 ottobre, il 78,5% della popolazione (pari a 46,5 milioni) ha ricevuto almeno una dose (+204.896 rispetto alla settimana precedente) e il 75,1% (44,5 milioni) ha completato il ciclo (+459.731). Le coperture vaccinali con almeno una dose, rileva il monitoraggio Gimbe, sono molto variabili nelle diverse fasce di età: si va dal 97% degli over 80 al 72,9% della fascia 12-19. In generale, rispetto alla settimana precedente, si registrano incrementi sempre più modesti: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,7% nelle fasce anagrafiche 12-39 anni, dello 0,5% nella fascia 40-49, dello 0,4% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l’incremento non supera lo 0,2%.

 

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