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Il trionfo di Occhiuto e del centrodestra. La Bruni non sfonda, flop de Magistris

Calabria

Il trionfo di Occhiuto e del centrodestra. La Bruni non sfonda, flop de Magistris

Occhiuto stravince e Forza Italia si conferma primo partito, FDI prima della Lega. Centrosinistra diviso e ancora sconfitto

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COSENZA – La Calabria sceglie la strada della continuità e dopo avere eletto nel gennaio 2020 Jole Santelli – prematuramente scomparsa ad ottobre dello scorso anno – affida il compito di guidare la Regione ad un altro esponente azzurro con il trionfo di Roberto Occhiuto, 52enne, cosentino, in politica da sempre. In presenza di un fortissimo astensionismo con l’affluenza che non ha superato il 44,38% (in linea con il 44,33 del 2020),  la vittoria pronosticata alla vigilia arriva netta e assume – man mano che i dati si sono consolidati – proporzioni ancora maggiori rispetto alle attese grazie anche alla compattezza dello schieramento e alla frammentazione, invece, del centrosinistra. Occhiuto vince con quasi il 55%,più o meno la stessa percentuale, quest’ultima, ottenuta dalla Santelli. Una vittoria che fa da traino o forse è spinta, dal risultato di Forza Italia, di gran lunga il primo partito della Calabria che nella sua roccaforte migliora venendo accreditata del 18% delle preferenze “Abbiamo vinto e vinto bene” sono state le prime parole del neo-presidente e vinceremo ancora da domani affrontando e risolvendo i problemi che attanagliano la Calabria”, aggiunge l’ormai ex capogruppo Fi alla Camera, chiedendo l’aiuto del Governo per debellare la ‘ndrangheta – “ci fa schifo e non le permetteremo di sporcare il governo del centrodestra” – e invitando l’esecutivo nazionale a guadare “con un occhio più propizio questa emergenza nazionale che è la Calabria”.

La Bruni non sfonda “faremo opposizione importante”

Non produce effetti sostanziali, sul fronte opposto, l’accordo Pd-5S faticosamente raggiunto e che ha prodotto la candidatura della neurologa Amalia Bruni a rappresentare il centrosinistra (ma non Sinistra italiana). La scienziata a stento raggiunge il 26%, quasi 5 punti in meno di quanto prese l’allora candidato della coalizione – ma senza 5S, che prese il 6% – Filippo Callipo. “Auguri a Occhiuto e buon lavoro. Ci aspettiamo, comunque, che questo impegno lo assolvano in maniera importante perché questa è una terra che ha bisogno di tutto. Noi faremo un’opposizione importante, costruita, ma, soprattutto, costruendo un rapporto tra la politica ed i territori perché l’affluenza al voto così bassa, che è drammaticamente la vera vittoria triste di questa terra, denuncia e denota come la politica è sempre stata staccata. La politica vera, quella che ascolta” ha detto la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria Amalia Bruni  parlando dei risultati “in questa campagna elettorale sicuramente è mancato anche un po’ più di tempo. È evidente. Avevo necessità di essere riconosciuta in un mondo completamente diverso non è stato semplicissimo. Per cui devo dire che, tutto sommato, adesso deve vedere gli ulteriori risultati, personalmente, più di quello che è stato fatto, forse sarebbe stato difficile fare. Certo, la vittoria l’accarezzavamo perché andando in giro si sentiva moltissimo questa voglia di cambiamento, questo vento di cambiamento. Evidentemente era come ho sempre detto, abituata a misurare i fenomeni: le persone che ti vengono vicine sono quelle che te lo esprimono, gli altri non vengono e tra quelli che non sono venuti c’erano quelli che votavano a destra ma, soprattutto, gli astenuti che è il problema su cui sempre torno. Io non parlo di debacle, perché, intanto c’è stata un’affermazione importante, mia personale”

DeMa “risultato inferiore alle aspettative”

Ad erodere voti al centrosinistra è stato l’uscente sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che comunque non va oltre un misero 15% (solo nella circoscrizione Nord di Cosenza sfiora il 20%) e non nasconde la sua delusione “è un risultato è al di sotto delle aspettative che auspicavo” ha commentato a caldo l’esponente del polo civico ed ex sindaco di Napoli “La voglia di riscatto e di un’alternativa a trasformare la rassegnazione in svolta non è stata forse colta dalla maggioranza degli elettori, che hanno preferito la conservazione. Questo mi da amarezza” ha aggiunto de Magistris che ha comunque parlato di “esperienza elettorale indimenticabile. Per diversi mesi sono andato ovunque con lo zainetto ma evidentemente c’è stata una politica che ha lavorato in silenzio e con altre armi. Comunque è stato importante dare questo segnale. Mi auguro che questo patrimonio di esperienza politica non venga disperso».

Mario Oliverio sotto il 2%. Male Tesoro di Calabria

Infine Mario Oliverio, che raccoglie poco più dell’1,9% dei voti. L’ex governatore dem si era candidato in aperta polemica con il Pd per le modalità di scelta del candidato presidente. Il Pd, contrariamente al resto d’Italia, viene dato in calo rispetto al 2020, il 12% circa contro il 15,19%. Un risultato frutto, probabilmente, delle polemiche e dei contrasti tra alleati che hanno accompagnato la scelta del candidato. Non sembra godere dell’alleanza con i dem il Movimento 5 stelle, in calo rispetto ad un anno fa (5,67% contro il 6,27%) e che alle europee del 2019 prese il 26,69%. Un risultato che comunque, grazie all’inserimento in una coalizione dovrebbe consentire ai pentastellati di entrare per la prima volta in Consiglio regionale. Se il Pd non ride, non possono festeggiare, sul fronte opposto, neanche Lega e Fratelli d’Italia. Nonostante la schiacciante vittoria del loro candidato presidente, a livello di lista i due partiti sono dati in perdita rispetto ad un anno fa. La Lega, tra l’altro, non solo scende dal 12,25 al circa l’8%, ma viene superata da Fdi, data intorno all’8,7% ma in calo rispetto al 2020, quando ottenne il 10,85%. Resta stabile intorno al 6,7% il Movimento 5 Stelle, mentre tra le liste di de Magistris, Dema è data al 4%. Infine Carlo Tansi, la lista dell’ex geologo raccoglie appena il 2,2% dei consensi.

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