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San Bartolo-Misasi, personale ancora in presidio: “a che gioco stanno giocando?”

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San Bartolo-Misasi, personale ancora in presidio: “a che gioco stanno giocando?”

Da una settimana va avanti il presidio dei lavoratori delle cliniche San Bartolo e Misasi di Cosenza, da qualche tempo passate di proprietà dal gruppo Morrone ai Greco

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COSENZA – La protesta continua perchè ancora i lavoratori non hanno ricevuto alcuna risposta dalla nuova proprietà. “Una situazione paradossale – spiega Ferdinando Gentile dell’USB Cosenza – che va avanti dal momento in cui la proprietà è passata dal gruppo Morrone al gruppo IGreco, e che vede tante persone in questo momento in cassa integrazione senza tutele e garanzie per il futuro. Il cambio di proprietà non ha cambiato le modalità “anomale” di gestione di queste cliniche che vanno avanti in continuità. Oggi il personale è in cassa integrazione e non vede davanti a sè un futuro e certezze nonostante queste strutture siano accreditate dalla Regione Calabria”. I lavoratori sono in presidio permanente davanti la struttura Misasi di piazza Crispi dalla scorsa settimana.

“Da tempo – spiega Gentile – abbiamo chiesto un incontro ai Greco e alla nuova proprietà che al momento non è stato accordato. Non vogliono incontrare il sindacato USB e pertanto resteremo in presidio fino a quando non otterremo un incontro con la nuova proprietà che gestisce le cliniche”. Cesare è da anni il centralinista della casa di cura Misasi: “Ci sono diverse anomalie e la prima è che l’80% della forza lavoro è in cassa integrazione ma lavora a pieno regime. E poi si paventa anche il licenziamento all’orizzonte, ma a che gioco giochiamo?”.  

 

Foto e video di Francesco Greco
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