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A Cosenza il primo intervento di laringectomia totale e ricostruzione dell’esofago

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A Cosenza il primo intervento di laringectomia totale e ricostruzione dell’esofago

L’intervento, eseguito in pochissimi centri italiani, è stato effettuato su 60enne con un tumore in stadio avanzato ed è durato 9 ore

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COSENZA – L’UOC di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Annunziata di Cosenza segna un altro importante risultato tra i suoi pazienti. L’ultimo intervento che ha visto impegnati i sanitari della UOC di ORL diretta dal Dr. Roberto Meranda è durato ben 9 ore con ottimo risultato funzionale ed estetico e dimissione del paziente dopo appena 14 giorni. Si tratta del primo intervento di laringectomia totale e ricostruzione dell’esofago cervicale eseguito nell’ospedale di Cosenza.

Primo intervento del genere all’Annunziata

L’intervento è stato effettuato su 60enne originario di Reggio Calabria e domiciliato nella provincia di Catanzaro, arrivato presso i medici otoiatri dell’ospedale di Cosenza con un tumore in stadio avanzato della laringe esteso circonferenziale all’ipofaringe e primo tratto dell’esofago cervicale. Si è subito prospettato al paziente la gravità del caso con la necessità di un intervento chirurgico complesso, il primo eseguito presso l’ospedale Annunziata ed effettuato in Italia in solo centri altamente specializzati. Il paziente ha dimostrato fiducia nei medici cosentini accettando il programma terapeutico e ciò ha dato avvio alla macchina organizzativa interdisciplinare. Lo stesso giorno del ricovero il paziente è stato nuovamente studiato grazie ad una TC eseguita dal radiologo  Dr. Antonio Barca che ha ulteriormente evidenziato i limiti della neoplasia e consentito ai medici otorino di definire gli ultimi dettagli dell’intervento. Nonostante il restringimento della laringe a causa del tumore, l’anestesista Dr.ssa Valeria Gambardella ha eseguito una perfetta intubazione endoscopica con inizio dell’anestesia generale della durata di circa 10 ore, intervallata dalla Dr.ssa Silvagni.

Asportazione e ricostruzione

L’intervento chirurgico ha coinvolto tutto lo staff del reparto di Otorinolaringoiatria  diretto dal Dr. Roberto Meranda ed in particolar modo i dottori  Sante De Santis, Stefano Fucile, Vincenzo Gagliardi, Stefano Lanza e Domenico Romei Bugliari. Si è eseguita una iniziale fase demolitiva con asportazione di  tutti i linfonodi del collo e dell’intera laringe con la quasi totalità dell’ipofaringe e del primo tratto dell’esofago cervicale separando definitivamente la via respiratoria da quella alimentare. Prima della fase ricostruttiva sono interventi i colleghi gastroenterologi Dr. Mario Verta e Dr.ssa Ileana Luppino che hanno assicurato l’alimentazione tramite la PEG. L’ultima fase ha previsto la ricostruzione del primo tratto della via alimentare mediante un lembo miocutaneo di muscolo grande pettorale. Come ci spiega il Dr. Sante De Santis “si tratta di un ovale di cute e muscolo prelevati dal torace del paziente, di dimensioni adatte al difetto da colmare, che viene  utilizzato a “mo di toppa” ripiegandolo ad “U” in modo da ricostruire il cilindro attraverso il quale passa il cibo dopo averlo messo in bocca”.

Tumori del distretto testa-collo in costante crescita

Alla ottima riuscita dell’intervento hanno collaborato l’intero comparto infermieristico della sala operatoria tra cui la strumentista Francesca Esposito che ha assistito i chirurghi per tutta la durata dell’intervento e il caposala Giuseppe Marano che ha coordinato i vari specialisti. L’intervento chirurgico ha dato un ottimo risultato: dopo una iniziale alimentazione artificiale tramite PEG, a distanza di  10 gg dall’intervento, il paziente ha iniziato le prove deglutitorie e ha ripreso una alimentazione morbida dopo 14 giorni per poi essere dimesso al proprio domicilio. Come spiega il Dr. Roberto Meranda, responsabile del reparto ORL di Cosenza  “i tumori del distretto testa-collo sono in crescita ed è sempre più frequente , probabilmente anche a causa del covid e all’isolamento sociale che comporta,  che tali pazienti giungano con tumori in stadio avanzato. Negli ultimi anni  la UOC di ORL dell’Ospedale di Cosenza ha ampliato notevolmente la sua attività chirurgica neoplastica peraltro con ottimi risultati e si augura di poter essere un punto di riferimento regionale e alla pari degli altri centri italiani in modo da consentire a ciascun paziente di trovare il massimo delle cure nella propria città”.

Nella foto allegata è possibile osservare il paziente che riprende a bere dopo 13 giorni dall’intervento e la sua soddisfazione nel riassaporare l’acqua. E’ possibile anche notare la respirazione che avviene attraverso il tracheostoma (in programma dopo la chemioterapia sarà il posizionamento della protesi fonatoria così da ricominciare a parlare), la PEG (tubicino nello stomaco) e il sito di prelievo del lembo per la ricostruzione, ottimamente guarito .

 

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