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Cani abbandonati in autostrada: chi paga in caso di incidente?

Calabria

Cani abbandonati in autostrada: chi paga in caso di incidente?

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Un problema ancora ad oggi dilagante che si intensifica nei mesi estivi mettendo a rischio la vita degli automobilisti

 

In che misura gli animali abbandonati in autostrada possono provocare incidenti? A parte lo spregevole gesto, chi lo mette in atto è un criminale perché gioca con la vita degli altri conducenti. L’abbandono di cani incontrollato mette in serio pericolo pendolari, famiglie con bambini e tutti quelli che percorrono regolarmente o meno queste strade ad alta velocità. La gravità è anche nel fatto che molti incidenti in autostrada, proprio in ragione della velocità di percorrenza, hanno esito letale.

 

Per questo motivo su alcuni tratti autostradali risultati particolarmente soggetti al problema (come l’autostrada dei Fiori), ci sono continue perlustrazioni sia da parte delle Forze dell’Ordine, sia di squadre speciali volontarie per il recupero di questi animali. Per lo stesso motivo anche le normali equipe di manutenzione della rete sono stati muniti di laccio per la loro cattura.

 

Il problema è ancora oggi dilagante nonostante le numerose pubblicità e la cronaca che rientra in questo argomento. Si parla, infatti, ancora di 600 incidenti l’anno causati da cani abbandonati in autostrada. Molti di questi sono stati purtroppo fatali: d’altra parte se non si finisce contro il guardrail, il cristallo non è sufficiente a garantire alcuna protezione nell’abitacolo con esiti gravi, come si può immaginare. Il dato indicato è anche basso, tuttavia, se si considera che ogni anno vengono abbandonati 150mila cani e il fenomeno non sembra essere diminuito significativamente per questo 2018.

 

 

L’assicurazione tutela in caso di incidenti con randagi?

Fra le polizze online di ConTe.it, per esempio, c’è la copertura per i danni a opera di animali selvatici (estensione di quella per danni naturali), consigliata soprattutto a chi vive in zone ricche di fauna circolante o che è solito spostarsi in auto proprio negli orari in cui la stessa si muove (all’alba). La fauna selvatica è considerata legalmente patrimonio dello Stato sotto la gestione delle province che, quindi, provvederanno a risarcire dei danni subiti (quasi sempre).

 

Se tuttavia l’animale coinvolto in un incidente è un animale domestico-d’affezione come il cane, le cose cambiano perché non si tratta più di fauna dello Stato, ma di un animale che deve essere sotto la custodia di qualcuno. Sarà quindi in questo caso il proprietario dell’animale a dover risarcire il danno. Per questo motivo nel caso dei cani abbandonati in autostrada le indagini per ricercare il colpevole sono approfondite e una volta trovato il responsabile le spese da pagare, altissime. Se non venisse trovato l’unico modo di ottenere un risarcimento è dall’ente che gestisce le autostrade.

 

 

Chi paga in caso di incidente?

La norma di base prevede che in caso di incidente all’interno dell’autostrada con un cane abbandonato a risarcire il danno debba provvedere l’ente proprietario della strada. Questi, infatti, dovrebbe essere responsabile di tutto quello che accade nella sua pertinenza. Le società, però, rifiutano tale responsabilità in ragione della clausola in cui si escludono cause dovute a dolo o colpa di qualcuno, com’è l’abbandono all’interno della rete.

 

Sarà tuttavia il gestore a dover dimostrare che l’incidente è dovuto a un evento imprevedibile e inevitabile, come l’abbandono del cane avvenuto poc’anzi, e non chi rappresenta gli incidentati a dover dimostrare il contrario (Corte di Cassazione, sentenza 11785/2017). A questo proposito ogni caso va trattato a sé e per ogni incidente di questo tipo vengono fatte indagini prolungate.

 

Se tuttavia l’accesso dell’animale è avvenuto attraverso un buco nella recinzione obbligatoria la responsabilità va direttamente a carico del gestore, perché ha il compito di intervenire tempestivamente per la sua riparazione. Eventuali comportamenti irregolari da parte del conducente del mezzo, come velocità o manovre irregolari, possono tuttavia dare adito a un possibile concorso di colpa.

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