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Caso Tirocinanti, i sindaci spiegano la loro posizione. Domani incontro con il Prefetto di Cosenza

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Caso Tirocinanti, i sindaci spiegano la loro posizione. Domani incontro con il Prefetto di Cosenza

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COSENZA – Si è svolta ieri l’ultima riunione delle assemblee in autoconvocazione dei sindaci della provincia di Cosenza che hanno a cuore la vertenza dei 4mila tirocinanti calabresi e che intendono concorrere a garantire loro un futuro lavorativo dignitoso e stabile. L’incontro, svoltosi a Palazzo dei Bruzi, presieduto dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso, si è concluso con l’ottenimento di un incontro con il Prefetto di Cosenza per domani, giovedì 24 luglio alle ore 13.

Venerdì 25 luglio, invece, si terrà, sempre a Palazzo dei Bruzi, una nuova riunione dei sindaci a cui saranno invitati a partecipare i tirocinanti, le organizzazioni sindacali e le deputazioni calabresi regionali e nazionali, al fine di individuare soluzioni condivise e percorsi attuabili. Tutti i sindaci, infatti, hanno ribadito critiche all’azione portata avanti dalla Regione Calabria, che ha operato senza coinvolgerli preventivamente assumendo posizioni che mettono in difficoltà i Comuni che, su questo bacino di precariato, non hanno alcuna responsabilità.

Un documento condiviso da parte dei sindaci

I primi cittadini nel corso dell’ultima assemblea hanno messo nero su bianco la loro posizione giungendo all’elaborazione di un documento che ribadisce “l’impossibilità oggettiva di adottare la delibera entro il termine del 31 luglio, attesa la mancanza di atti formali della Regione Calabria e la necessità di ottenere il prescritto parere dei revisori dei conti, si chiede formalmente alla Regione Calabria una proroga congrua del termine. La richiesta da parte dei sindaci si sviluppa su vari fronti: definire un quadro giuridico chiaro e condiviso; adiottare atti amministrativi presupposti; individuare in maniera certa risorse e deroghe; coinvolgere fgli Enti in un processo di stabilizzazione sostenibile e legittimo.

I sindaci, in particolare, hanno tenuto a sottolineare che il termine del 31 luglio 2025 non può ritenersi perentorio e che il suo mancato rispetto non può comportare decadenze o penalizzazioni a carico dei Comuni e di conseguenza dei tirocinanti. L’adozione delle delibere presuppone la preventiva modifica del DUP (documento unico di programmazione) e del PIAO ( Piano delle Assunzioni), l’acquisizione del parere obbligatorio dell’Organo di Revisione e l’informazione preventiva alle organizzazioni sindacali. Adempimenti, questi ultimi, che non sono compatibili con la tempistica imposta.

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