Calabria
Saldi invernali 2024: in Calabria iniziano venerdì 5 gennaio. Sconti dal 30% al 70%, tutte le regole
COSENZA – Scocca l’ora dei saldi invernali. Le prime due regioni a dare il via ai ribassi saranno oggi Basilicata e in Sicilia, mercoledì toccherà alla Valle D’Aosta e dal 5 gennaio anche la Calabria e tutte le altre regioni italiane. I ribassi prevedono sconti che andranno dal 30% al 70% e dureranno in media da 1 a 3 mesi. La commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni, riunita il 21 novembre scorso, aveva accolto le richieste della maggior parte delle associazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale, confermando come data di inizio dei saldi invernali 2024 venerdì 5 gennaio in tutto il Paese, cioè il primo giorno feriale antecedente l’Epifania, così come previsto nell’accordo relativo agli “Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione”.
Saldi invernali, caccia alle offerte
Con l’arrivo del nuovo anno, come consuetudine, i negozi aprono le porte ai tanto attesi saldi invernali. Questo periodo è un’opportunità imperdibile per gli amanti dello shopping, offrendo sconti e promozioni su una vasta gamma di prodotti. Ma i saldi invernali non sono solo un’occasione per acquisti impulsivi. Possono anche essere un momento strategico per investire in capi di qualità e prepararsi per le stagioni future. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio saranno 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro.
Non solo moda
La maggior parte dei consumatori aspetta i saldi per trovare l’offerta giusta. Dai capi di abbigliamento alle attrezzature sportive, dagli elettrodomestici alla tecnologia, i negozi propongono prezzi scontati che spesso rendono i prodotti più accessibili. La caccia alle offerte diventa così una vera e propria mission. Molte persone pianificano attentamente i loro acquisti per massimizzare il risparmio. Ma i saldi sono soprattutto un’opportunità di pianificare con anticipo le stagioni future. Uno dei settori più interessanti durante i saldi invernali è sicuramente la moda. I grandi marchi offrono sconti importanti su capi di abbigliamento invernale, permettendo agli acquirenti di rinnovare il proprio guardaroba a costi più contenuti.
Consigli e regole da seguire
Fai una lista di cosa realmente ti serve: prima di lanciarti negli acquisti, stabilisci di cosa realmente hai necessità. In questo modo, eviterai acquisti impulsivi e potrai concentrarti solo sugli articoli che realmente desideri o di cui hai necessità.
Attenzione alle politiche di reso: assicurati di essere a conoscenza delle politiche di reso dei negozi. Ciò ti darà la tranquillità di poter restituire un prodotto se non soddisfa le tue aspettative. La possibilità di cambiare un capo già pagato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. Se il capo che abbiamo acquistato ha dei difetti scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione. Nel caso questa fosse impossibile, il commerciante dovrà restituire in tutto o in parte l’importo pagato.
Prezzi esposti: il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. UIl prezzo iniziale indica il “prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi.
Capi in saldo: altro elemento da tenere in considerazione è che i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento.
Pagamenti: i negozianti hanno sempre l’obbligo di accettare carte di credito e bancomat. Per quanto riguarda la prova dei capi invece il cliente non ha sempre ragione: è il negoziante a decidere, a propria discrezione, se e quando nel suo esercizio è possibile provare un abito o altri oggetti d’abbigliamento.
Saldi: il calendario delle regioni
Abruzzo: dal 5 gennaio per 60 giorni
Basilicata: dal 2 gennaio per 60 giorni
Calabria: dal 5 gennaio fino al 6 marzo
Campania: dal 5 gennaio per 60 giorni
Emilia Romagna: dal 5 gennaio fino al 4 marzo
Friuli Venezia Giulia: dal 5 gennaio al 31 marzo
Lazio: dal 5 gennaio per sei settimane.
Liguria: dal 5 gennaio al 18 febbraio
Lombardia: aperti sino al 4/3, ma con divieto di promozione il mese antecedente e conseguente.
Marche: dal 5 gennaio fino al 1° Marzo.
Molise: dal 5 gennaio al 5 marzo
Piemonte: dal 5 gennaio per otto settimane
Puglia: dal 5 fino al 28 febbraio
Sardegna: dal 5 gennaio per due mesi
Sicilia: dal 2 gennaio al 15 marzo
Toscana: dal 5 gennaio per 60 giorni
Umbria: dal 5 gennaio per 60 giorni
Veneto: dal 5 gennaio sino al 28/2.
Regione Autonoma della Valle d’Aosta: l’inizio è per il 3 gennaio e la conclusione è il 31 marzo.
Province autonome di Trento e Bolzano: non è prevista una data ufficiale di inizio
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