Area Urbana
Ritorna a scuola il prof accusato di molestie sessuali. Reintegrato dal giudice del lavoro
COSENZA – È stato reintegrato e tornerà a insegnare il docente Angelo Bastone, accusato dalla procura di Cosenza di aver molestato alcune studentesse del “Valentini-Majorana” di Castrolibero. A disporre il reintegro è stato il giudice del lavoro del tribunale di Cosenza.
Il caso dei presunti abusi sessuali ebbe una tale risonanza mediatica, per le proteste sollevate dagli studenti, tanto da richiamare l’attenzione dei media nazionali. L’inchiesta risale al febbraio scorso per fatti che si sarebbero verificati dal 2016 al 2018, a seguito delle denunce di quattro studentesse, minorenni all’epoca dei fatti, e le indagini erano state avviate dai carabinieri di Rende e del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza.
Il docente era stato destituito dall’insegnamento il 30 agosto scorso in seguito provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale ma, grazie all’ordine di reintegro arrivato dal giudice, prenderà in servizio in un liceo di Rende.
I legali: “il pregiudizio costituisce la peggiore condanna”
“Nel ruolo di difensori del Prof. Angelo Bastone, preso atto della pubblicazione della notizia della sentenza del 22.02.2023 del Tribunale del lavoro di Cosenza che ha disposto la reintegrazione del Prof. Angelo Giuseppe Bastone nel posto di lavoro occupato antecedentemente alla sua destituzione, illegittimamente disposta dal Ministero dell’istruzione il 30.08.2022 e dell’asserito clima di ‘imbarazzo negli ambienti scolastici cosentini’ che il provvedimento giudiziario avrebbe suscitato, avvertiamo l’esigenza di evidenziare che l’unico a potersi continuare a stupire per il clamore mediatico che la vicenda ha suscitato è solo il nostro assistito”. A dichiararlo gli avvocati del docente Attilio Santiago e Giovanni Consoli.
“Gogna mediatica senza precedenti nel modo della scuola”
“Questi – evidenziano ancora i legali – è stato costretto a subire una gogna mediatica senza precedenti nel mondo scolastico. Ha dovuto subire l’infondata ed illegittima sanzione della destituzione nell’ambito di un procedimento disciplinare che, fin da subito, aveva acquisto gli elementi per scagionarlo completamente. Il Prof. Bastone è stato costretto, inoltre, a subire un procedimento penale all’interno del quale spiegherà le proprie difese e dimostrerà l’assoluta estraneità ai fatti contestati”.
Santiago e Consoli spiegano che il docente “è stato costretto a rivolgersi al Giudice del lavoro per ottenere la giusta disposta reintegrazione e tanto all’esito di un giudizio che ha vagliato correttamente le prove assunte e valutato le false accuse mossegli da chi si è svelato, a tacer d’altro, del tutto inattendibile fornendo una ricostruzione dei fatti inventata e lontana dalla realtà. L’attento giudicante, fedele alle prove acquisite al suo cospetto, ha così disposto la reintegrazione nel posto di lavoro e condannato il Ministero al risarcimento del danno e al pagamento delle spese giudiziali.
“La pronuncia del Tribunale primo momento di giustizia e verità”
La pronunciata sentenza del Tribunale di Cosenza rappresenta il primo momento di giustizia e verità. In ragione degli ingiusti patimenti subiti dal nostro assistito, non si può ancora esprimere piena soddisfazione per aver smascherato le infamanti accuse rivolte ad un uomo che ha fatto del proprio lavoro una missione e che invece è stato oggetto di false accuse mosse ad arte che saranno smentite una per una, a tempo debito e nelle sedi competenti.
“Il pregiudizio costituisce la peggiore condanna”
Alla luce della sentenza del Tribunale di Cosenza, nessun imbarazzo può e deve sorgere nella comunità scolastica che dovrebbe seriamente interrogarsi sulla necessità di rendere vivo il principio di non colpevolezza di chi è indagato, spiegando alle nuove generazioni che il ‘pregiudizio’ costituisce la peggiore condanna che può colpire un uomo e che la prudenza resta la virtù che deve animare chi ha sete di verità e giustizia”.
Social