COSENZA – La tragedia del fiume Lao approderà in un’aula di giustizia. Il procuratore capo di Castrovillari, Alessandro D’Alessio e il pm Simona Manera, hanno chiesto il rinvio a giudizio di Giuseppe Cosenza, presidente del consiglio direttivo della “Asd Canoa Club Lao-Pollino” e di Giampiero Bellavita, guida del gommone su cui aveva preso posto Denise Galatà, 19 anni, di Rizziconi, studentessa dell’istituto “Rechichi” di Polistena impegnata in una escursione con le compagne di scuola, la dirigente scolastica e alcuni docenti.L’udienza preliminare è fissata per il prossimo tre ottobre. Le ipotesi di reato della Procura riguardanti condotte omissive e commissive, si basano sui risultati delle perizie eseguite dall’ingegnere Giuseppe Viggiani e dall’informatico Antonello Elia.
Secondo la Procura il presidente della società non avrebbe ottemperato al divieto di introdursi nel fiume Lao previsto dall’apposita ordinanza comunale emessa in attivazione dello stato di allerta meteo, consentendo le attività di rafting. Contestazioni anche all’accompagnatore di Denise che, stando alle risultanze investigative, non sarebbe stato in possesso di una qualifica sufficiente per la navigazione nel Lao. Il gommone sarebbe stato poi condotto in modo inadeguato. La stessa guida, stando alle risultanze investigative avrebbe trascurato e sottovalutato le criticità non interrompendo la navigazione ed affrontando il tratto critico del Lao, nel quale la ragazza cadeva nel fiume senza più risalire.
La tragica morta di Denise Galatà sbalzata dal gommone
Era il pomeriggio del 30 maggio 2023 quando l’operatore della Centrale Operativadei carabinieri di Castrovillari, allarmato per la scomparsa di Denise Galatà avvenuta durante un’escursione di rafting sul fiume Lao, avvisava immediatamente tutte le pattuglie a disposizione che convergevano per iniziare le ricerche, protrattesi fino alla notte e che permettevano di recuperare gli studenti dell’Istituto Linguistico Giuseppe Rechichi di Polistena nonché i professori e le guide che avevano accompagnato la scolaresca, aiutandoli a risalire la ripida sponda. Denise però mancava all’appello e dagli accertamenti coordinati nella stessa notte dal Dott. Alessandro D’Alessio, Procuratore Capo della Procura di Castrovillari, svolti dal sostituto di turno della Procura e dai militari dell’Arma, grazie alle testimonianze raccolte dagli stessi amici della ragazza venivano ricostruiti gli ultimi momenti prima che l’adolescente cadesse in acqua senza più risalire.