Sessanta posti letto inutilizzati e mancati stipendi per i lavoratori
CALOVETO (CS) – Il mancato funzionamento della casa di riposo RSA di Caloveto dovrebbe costare all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza qualcosa come 250 mila di euro all’anno, in meno, di introiti per il canone di locazione. «Se la matematica non è un’opinione, in 5 anni, dovrebbero essere oltre un milione di euro. Una cifra importante alla quale però l’Asp, – denuncia il sindaco di Caloveto Umberto Mazza – con tutti i debiti che pare abbia accumulato, sembra voler appositamente rinunciare, dilatando prima i tempi di pubblicazione del bando, poi revocando, in autotutela, gli atti della stessa gara per irregolarità». A lamentare quelle che non esita a definire come evidenti incapacità e superficialità sulle quali aprire indagini urgenti e serie è il primo cittadino invocando l’intervento della Regione Calabria su questo ennesimo, eclatante, intollerabile caso di spreco di denaro pubblico e di privazione di servizi in tema ancora una volta di diritto alla salute.
«Ai sindaci – aggiunge Umberto Mazza nel farsi portavoce dello sdegno diffuso rispetto all’ennesimo stop all’iter per l’affidamento della gestione della Residenza Sanitaria Assistenziale di Caloveto – viene richiesto di tollerare la chiusura di reparti o di intere strutture perché bisogna tagliare le spese e non ci sono risorse. E poi si assiste a situazioni di evidente spreco delle risorse pubbliche. Se necessario ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica e ci faremo promotori di iniziative anche eclatanti per far riconoscere una volta per tutte il diritto alla salute per questo territorio. Non ci daremo pace finché non si apriranno le porte della struttura con i suoi 60 posti letto, fonte di occupazione per diverse famiglie e risorsa economica per l’intero territorio».