Esserci Sempre, la mission della polizia di Stato (FOTO)

La polizia celebra il 166° anniversario della fondazione: la cerimonia, il bilancio dell’attività, i premiati e la mostra che ripercorre la storia della Polizia di Stato dal 1852 ad oggi

 

conticchioCOSENZA – “Esserci sempre”, nel nostro costante impegno nella prevenzione, nel contrasto alla criminalità, nel soccorso pubblico e nel garantire la buona riuscita di ogni manifestazione pubblica”. Con queste parole forte, sentite e soprattutte vere, in cui crede fermamente il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio e tutti i poliziotti appartenenti alla questura di Cosenza, si è aperta oggi la festa della Polizia di Stato che ha compiuto 166 anni di dovere e servizio verso lo Stato e verso i cittadini. Un servizio compiuto all’ombra, senza un nome, senza un volto, lontano dagli affetti e con il timore di non rivedere le proprie famiglie, ma con devozione e coraggio in fede alla divisa che si è deciso di indossare ed onorare ogni giorno. Grande festa, dunque oggi, nella splendida cornice dell’antico teatro Rendano, nella città storica che “ha sposato” i colori della divisa della polizia di Stato per il terzo anno consecutivo. L’intento è stato quello di condividere le celebrazioni con i cittadini, ai quali è rivolto l’operato quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia di Stato.

Il Presidente della Repubblica ha concesso, quest’anno, la medaglia d’oro al merito civile alla bandiera della Polizia di Stato per l’operato della Polizia Scientifica, che con costante impegno ed altissima professionalità, assicurando standard di sicurezza sempre più efficienti a tutela dei principi di libertà che ispirano la nostra democrazia, ha svolto i servizi tecnico-scientifici legati alla tutela dell’ordine pubblico e al contrasto della minaccia terroristica, nonché, le attività specifiche connesse al fenomeno migratorio e all’effettuazione dei sopralluoghi per la ricerca di prove, per l’individuazione dei colpevoli e per il contrasto al crimine.

20180410_103356 Platea affollata, di cittadini, studenti di vari istituti scolastici, personalità civili, militari e religiose tra cui il prefetto Gianfranco Tomao, il procuratore Capo della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo e di Castrovillari Eugenio Facciolla, il Presidente della Corte di Appello di Catanzaro Domenico Introcaso, il presidente della provincia Franco Iacucci, il tenente colonnello Piero Sutera, comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Marco Grazioli, comandante provinciale della Guardia di Finanza, l’ingegnere Massimo Cundari, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il Comandante del 1° Reg. Bersaglieri di Cosenza Colonnello Luigi Orio, il dirigente regionale della Protezione Civile Carlo Tansi, il rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci, l’Eparca di Lungro, Monsignor Donato Oliverio, il Console Generale della Romania di  Bari. Non poteva non mancare la presenza del cappellano della polizia di Stato Monsignor don Pier Maria Del Vecchio in rappresentanza dell’Arcivescovo di Cosenza, Monsignor Francesco Nolè.

102 anniNel corso della cerimonia si è proceduto alla lettura dei messaggi fatti pervenire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal ministro dell’Interno Marco Minniti e dal capo della polizia Franco Gabrielli. Sono stati resi gli onori al Questore, che ha aperto le celebrazioni passando in rassegna il reparto di formazione, accogliendo poi il Prefetto Gianfranco Tomao che ha ricevuto gli onori a sua volta. Prima di entrare nel vivo del discorso, il questore Conticchio ha salutare l’Appuntato  Scelto delle Guardie di Pubblica Sicurezza Blasi Nevone Attilio, di 102 anni,  che nel 1947 ebbe a partecipare, tra le altre cose,  alle ricerche ed alla cattura del bandito Giuliano.

 

“ESSERCI SEMPRE”  con risposte solide e concrete e con la prevenzione

20180410_102824«Un augurio, particolare, alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, di ogni grado e qualifica, al personale dell’Amministrazione civile dell’interno, che formano questa Squadra-Stato che ha creduto e crede nel motto “ESSERCI SEMPRE”. Cosa dire, se non grazie, a questi poliziotti che dimostrano quotidianamente di amare e rispettare questo lavoro, questa MISSION». Il Questore Conticchio, nel suo discorso non si risparmia nel ringraziare chi ogni giorno dedica la vita alla tutela della sicurezza dei cittadini.

«“Esserci sempre”, nel nostro costante impegno nella prevenzione, nel contrasto alla criminalità, nel soccorso pubblico e nel garantire la buona riuscita di ogni manifestazione pubblica. Nel corso dell’anno la Questura di Cosenza ha energicamente intensificato i servizi di prevenzione e controllo del territorio. Particolare attenzione è stata riservata all’applicazione dei DASPO Urbani, per garantire le migliori condizioni nella sicurezza urbana, nella vivibilità e nel decoro urbano. In particolare i provvedimenti hanno riguardato il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, nota dolente di questa città, la prostituzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stata notevolmente implementata l’attività dei tre Commissariati distaccati, Castrovillari, Corigliano-Rossano e Paola con eccellenti risultati operativi, grazie alla costante azione propulsiva di quelle Procure della Repubblica. I dati sono chiari, i numeri non tradiscono, le percentuali dicono che abbiamo lavorato bene. Si può fare di più? Sicuramente si».

La sicurezza

20180410_101914«Noi produciamo un bene impalpabile: la “sicurezza” e lo facciamo, quotidianamente, con la presenza sul territorio, con l’esempio, e con l’assunzione di responsabilità, che vede costretti i poliziotti a prendere delle decisioni rapide e chiare senza la possibilità di fermarsi ad esaminare tutte le variabili, saper cogliere quella frazione di secondo. Ed è nell’ambito della prevenzione che si è voluto fare un passo in più. Gli scenari internazionali, che preoccupano sempre di più gli italiani, ci hanno spinto all’adozione di misure straordinarie per prevenire possibili minacce terroristiche. Attraverso il convegno formativo “PIN’s Pre Attack Indicators”, tenutosi presso l’università della Calabria, abbiamo voluto incidere anche sulla formazione delle forze dell’ordine e degli addetti ai lavori, offrendo validi strumenti per prevenire la minaccia di azioni terroristiche. Quest’anno sono stati celebrati i 40 anni dell’assassinio di Aldo Moro, una celebrazione che ha voluto ricordare non solo lo statista, ma tutte le vittime del dovere cadute per la salvaguardia della libertà e della legalità democratica. Rivolgo un commosso riconoscimento va a tutte le persone che hanno dato la loro vita per servire lo Stato, e saluto ai familiari di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che hanno sacrificato la vita nell’assolvimento del dovere per la salvaguardia della sicurezza dei cittadini».

Garantire la sicurezza sempre anche quando “ti puntano il dito contro”

«Esserci sempre. E noi ci siamo, sempre e comunque, anche quando -un poliziotto cosentino viene picchiato selvaggiamente da tre loschi individui;
e noi ci siamo, sempre e comunque, anche quando -una, maestra delle elementari ha augurato la morte agli uomini del Reparto Mobile impegnati in un delicato servizio di ordine pubblico a Torino; e noi ci siamo, sempre e comunque, anche -quando il branco di manifestanti accerchiano e picchiano selvaggiamente un tutore dell’ordine. E noi ci siamo sempre e comunque anche quando -sui social network, poco prima di Natale, è stata, a seguito di un incidente mortale, postata la foto dell’auto dei poliziotti con la scritta” Buon Natale maledetti poliziotti”. Noi garantiamo il DIRITTO di tutti a manifestare liberamente e pacificamente».

La Polizia di Stato sostiene i giovani

20180410_102121«Noi ci sforziamo ad essere vicino al mondo dei giovani insegnando loro il bene comune, il senso dello Stato e delle istituzioni, l’assunzione di responsabilità e la partecipazione alla vita sociale, culturale, politica.
Mi piace ricordare una frase dell’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini che nel dicembre del 1978, ebbe a dire:
“i giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, coerenza e altruismo”.
La libertà di pensiero, la dignità dell’ uomo libero deve portarci a squarciare il velo di omertà intorno alle cosche mafiose.
La consapevolezza della forza dello Stato va crescendo anche nei confronti del malaffare, qualcosa sta cambiando e l’imperscrutabile ombra della ’ndrangheta sta iniziando a dilatarsi grazie anche ad eroi silenziosi, uomini e donne che hanno il coraggio di chi non si rassegna e decide di denunciare. Noi ci siamo e lo dimostriamo con azioni concrete»

La risposta positiva del cittadino

«In questo periodo, che ho l’onore di dirigere la Polizia di Stato di tutta la provincia, ho apprezzato il cambiamento di mentalità del cittadino, una netta apertura al senso civico e alla collaborazione ed un accresciuto senso di fiducia verso le istituzioni dello Stato. Un rimboccarsi le maniche unanime e per questo ringrazio tutti 711.000 abitanti di questa splendida Provincia.
E’ stato un anno di grande lavoro e di sacrifici che spesso hanno comportato rinunce e privazioni personali e per questo vorrei ringraziare le nostre famiglie, che ci supportano quotidianamente. I cittadini sono sempre più preoccupati della criminalità comune ed organizzata, delle violenze, dei furti, delle rapine, e del consumo di droghe. Noi a queste legittime preoccupazioni, cerchiamo di dare delle risposte solide e concrete con la prevenzione e con la repressione.
Il contrasto alla criminalità sul territorio è stato incisivo: 164 le persone tratte in arresto, a vario titolo; 910 denunciate in stato di libertà, 71 proposte di sorveglianza speciale , 105 persone munite di foglio di via obbligatorio, 185 avvisi orali, 49 ammonimenti per stalking e 66.274 persone controllate.

20180410_111525E’ stato un anno complesso, gli incendi che hanno martoriato la nostra provincia nella decorsa estate, hanno richiesto un grande impegno per tutti noi ed un tributo soprattutto lo dobbiamo ai colleghi dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, ai volontari e a tutte le altre Forze di Polizia, sotto la premurosa regia del Prefetto di Cosenza e per questo lo ringrazio.
Grande l’impegno nella gestione degli sbarchi nel porto di Corigliano con tutte le problematiche connesse all’arrivo di 5 navi per un totale di 3160 migranti e quello profuso per la realizzazione dell’Hotspot con l’installazione delle tensostrutture per il ricovero dei migranti.
Le nuove direttive ministeriali in tema di svolgimento delle manifestazioni di ordine e sicurezza pubblica, hanno consentito, nel rispetto della security e della safety , la predisposizione di grandi eventi che hanno interessato la città, dal concerto di Francesco Gabbani, al concerto di Capodanno con la presenza dell’artista internazionale Skin, l’inaugurazione del ponte di Calatrava e tanti altri, che hanno fatto si che tutto si svolgesse senza imprevisti e nella massima sicurezza. Ci siamo impegnati a contrastare ed a diffondere informazioni sulla ludopatia con il convegno del 12 giugno scorso al quale abbiamo avuto il piacere e l’onore di avere ospite il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli».

Esserci sempre rappresenta la sintesi della nostra MISSION

«Quest’anno abbiamo voluto esserci sempre anche come impegno sociale. Durante questo percorso abbiamo incontrato persone meravigliose e piene di umanità, che lottano quotidianamente e con enormi sacrifici, per far si che ogni persona possa vivere la vita serenamente e con gioia, a loro va tutto la nostra gratitudine. In qualità di Capo della Polizia di questa Provincia rivolgo un rinnovato ringraziamento a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato che con grande professionalità, passione e senso del dovere rendono possibile una serena e ordinata convivenza civile.
Se è vero che le Forze di Polizia sono tra le Istituzioni che godono della maggior fiducia da parte dei cittadini un motivo ci sarà. Un grazie a voi tutti»

20180410_110242Il questore non conclude il suo discorso senza non avere ringraziato le rappresentanze sindacali del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno per la loro costante azione propositiva; i 13 neo funzionari della Polizia di Stato che dal 26 marzo  incrementano, ufficialmente l’organico della Questura di Cosenza; i vice Commissari, già operativi sul territorio che hanno evidenziato consapevolezza e professionalità; le Associazioni combattentistiche e d’Armi,  testimoni ideali di valori e di continuità delle tradizioni. Un saluto particolare poi lo ha dedicato all’Associazione Nazionale della Polizia di Stato che  quest’anno compie i 50 anni dalla sua nascita. «Il 30 settembre 1968, fu stilato il primo atto normativo – spiega Conticchio –  e tra le sezioni fondatrici dell’Associazione voglio ricordare che c’era proprio la Sezione di Cosenza.

La cerimonia celebrativa è terminata con un momento dedicato soprattutto ai giovani presenti in sala e molto numerosi. Per loro le esibizioni del cantautore Daniele Moraca, di Giambarella Pierpaolo, di Letizia Pagano, del duo acustico di chitarre “Carella Curcio duo”, della cantautrice Scarpino Simona, di Maria Catanzariti, del quartetto di sassofoni “Pino Sax” diretto da Pascal Ferraro e composto da Mirko Catavero, Erica Molinaro, Elvira Pepe e Paola Iazzolino e dei tenori Andrea e Stefano Tanzillo. A presentare lo spazio musicale Francesca Ramunno e Italo palermo di RLB.

 

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