Ad aprire la porta di casa un bambino di cinque anni.
COSENZA – Una donna di ventotto anni è stata tratta in salvo dai carabinieri della compagnia di Cosenza nella notte della vigilia di Ferragosto. La giovane madre si trovava a casa, in un appartamento di piazza Europa che da anni condivide con il marito, quando sono intervenuti i militari. Allertati da una telefonata fatta dai vicini di casa, stanchi di sentire urlare la donna inermi, i carabinieri hanno arrestato B. K. trentacinquenne albanese. L’uomo che convive con la ragazza da diverso tempo, da anni pare fosse solito sfogare le proprie frustrazioni pestando la compagna. Violenze e minacce portate a termine, spesso sotto i fumi dell’alcool e sempre alla presenza del figlio, un bambino di cinque anni. E’ stato lui ad aprire la porta ai carabinieri la scorsa notte mentre il padre in evidente stato d’ebbrezza stava colpendo ripetutamente con un soprammobile in ceramica la madre.
Neanche la presenza dei carabinieri ha posto un freno all’ira dell’uomo che ha continuato a picchiare la donna con calci e pugni. Il pestaggio si è concluso solo quando, con estrema difficoltà, i militari entrati nell’appartamento sono riusciti a fermarlo e portarlo in caserma. La ragazza invece è stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso di Cosenza dove le è stato riscontrato un trauma cranico, uno all’addome e ferite lacero contuse giudicate guaribili in dieci giorni. Al termine delle indagini sarebbe poi emerso che la ventottenne, anche lei di nazionalità albanese, non aveva mai denunciato il suo uomo in quanto perennemente minacciata di morte ed intimorita dalle conseguenze alle quali sarebbe andata incontro se avesse raccontato alle forze dell’ordine tutto ciò che era quotidianamente costretta a subire. B. K., espletate le formalità di rito, è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni personali aggravate.