NAPOLI – Si stavano scambiando reperti archeologici all’interno del mercato di numismatica di Capua quando sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli con l’accusa di ricettazione di beni culturali. Nei guai è finito anche l’ex sovrintendente di Catanzaro, Cosenza e Crotone Mario Pagano, 64 anni. Insieme a lui un compratore, un numismatico, G. A., di 70 anni.
Pagano è stato sorpreso a vendere alcuni vasi risalenti al IV secolo a.C, anelli in bronzo, 78 monete in bronzo (alcune delle quali ottocentesche), altre databili tra l’età tardo imperiale e medioevale di probabile provenienza da scavi clandestini e di due libri provento di furto consumato in danno del Monastero Casa Generalizia di Roma
Per Pagano oggi sovrintendente provinciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Caserta e Benevento, il gip, dopo l’interrogatorio, ha disposto la misura dell’obbligo di dimora così come per il 70enne. I carabinieri secondo quanto emerso sospettavano che il 70enne vendesse reperti archeologici antichi e sono intervenuti mentre questi scambiava degli oggetti con il sovrintendente Pagano.