Si cerca un onorevole, un deputato o un personaggio politico con “animo green”, sensibile ai temi della difesa dell’ambiente che possa sposare l’iniziativa.
Una lettera aperta per presentare un’interpellanza parlamentare e tentare di applicare un’aliquota agevolata al 4% per il chewingum biodegradabile al 100% con l’obiettivo di stimolare anche un mercato che ha pensato ad un prodotto green e che ora si rivolge alla classe politica italiana. In un momento storico in cui tutto il mondo dibatte sul negativo impatto dei rifiuti, della plastica, c’è un’azienda che chiede solo maggiore attenzione per un prodotto da sempre utilizzato, la gomma da masticare, e oggi pensato e realizzato nel rispetto dell’ambiente. Un’abitudine diffusa in tutto il mondo, ma in pochi conoscono gli effetti che ha sull’ambiente e la salute.
Le macchie nere che spesso vediamo per terra, in strada, sono vecchie gomme da masticare e la materia prima è un polimero derivato dal petrolio. A renderla elastica è il polisobutene, un lubrificante dannoso per l’ambiente non biodegradabile e altamente inquinante. Ed ecco perchè parliamo di chewingum biodegradabili al 100%.
Gino Di Giacomo, di origine abruzzese che ora vive a Roma, ai microfoni di Rlb, ha illustrato i dettagli del prodotto Chizca e l’attenzione di questo per l’ambiente
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L’appello alla Politica
“Gentilissimo/a Onorevole,
alla luce delle recenti manifestazioni a favore del clima, si chiede l’attivazione nelle Sedi opportune, anche attraverso un’interpellanza parlamentare, affinchè questo speciale chewingum possa beneficiare di un’aliquota Iva agevolata al 4% solo per il fatto che è biodegradabile al 100%. Un prodotto, che contribuisce anche alla riduzione del CO2 e all’insegna di “chi inquina paga, chi non inquina non paga”. Potrebbe sembrare che lo Stato ci rimette con un’aliquota più bassa per questo nuovo chewingum ma in realtà, per una semplice formula matematica, guadagnerebbe tantissimo in quanto tale prodotto contribuisce in maniera positiva al clima mondiale e non inquina”. Nella missiva si fa riferiemtno alle recenti manifestazioni a favore del clima e l’obiettivo è di tentare di lasciare “tracce positive”. “Insomma, se c’è condivisione, dalle parole ai fatti, se possibile. Dietro questa richiesta – riporta la lettera – non c’è nessuna lobby politica, imprenditoriale, egoistica ed altro ma solo “un’amore trasversale per la Terra”.
L’intuizione è giusta e nella ultracentenaria storia dei chewingum il mercato è cambiato poco. Mentre si tenta di combattere la plastica si riscontra che le famose “gomme da masticare” si sono evolute e grazie al progresso e alle richieste dei consumatori hanno prodotto nuovi gusti ma fino ad oggi, la sostanza è rimasta uguale: inquinano.
L’unico forte scossone viene dal Messico dove ai Chicleros Messicani, è venuta un’idea semplice quanto geniale ma soprattutto utile: riportare in auge il chicle Maya creando dalla A alla Z un nuovo chewingum. E così lo staff di n’Azienda di Ostia, ha pensato di applicare la stessa filosofia, passione e umiltà dei Chicleros, distribuendo il chewingum “green” in Italia, Portogallo, Malta, Albania e Svizzera italiana. Molti passi sono stati compiuti fino ad arrivare alle peculiarità del “senza glutine”, del “senza lattosio”, del “vegan” e del “kosher”, del “senza aspartame”, adatta anche per pazienti nefropatici nonchè innocua per il mondo animale.