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Investe e uccide con l’auto un 27enne: disposto l’arresto, Gip «personalità aggressiva»

Calabria

Investe e uccide con l’auto un 27enne: disposto l’arresto, Gip «personalità aggressiva»

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duplice omicidio pellaro stazione servizio

REGGIO CALABRIA – Il gip di Reggio Calabria Claudio Treglia, su richiesta del procuratore Bombardieri e del pm Spirito, ha convalidato il fermo eseguito dalla Squadra mobile ed contestualmente ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Francesco Sapone, detto “Ciccio”. L’uomo, 42 anni, è accusato dell’omicidio del 27enne Mouhssine El Rhannaoui, ucciso nella notte tra il 19 e il 20 luglio scorsi, a Pellaro al culmine di una lite.

Sapone, secondo quanto emerso, ha prima inseguito la vittima nel piazzale dell’area di servizio Q8 e poi l’ha investita volontariamente uccidendolo. Ma è accusato anche di lesioni personali nei confronti di Massimiliano Scuncia che si trovava assieme El Rhannaoui e che è stata colpito al fianco riportando un “trauma da schiacciamento con ferita del piede sinistro”.

“Ora ci fazzu vidiri io”

Stando alle telecamere della stazione di servizio e ad alcune testimonianze, prima dell’omicidio Sapone si è avvicinato all’auto dei malcapitati “sferrando un pugno sul finestrino posteriore del mezzo”. “Dopo una breve discussione con la vittima e i suoi amici, – si legge nell’ordinanza del gip – proferiva nei loro riguardi la frase ‘Ora ci fazzu vidiri io’ (‘Adesso gli faccio vedere io, ndr)… Inoltre, come emerge dalle videoregistrazioni e dalle dichiarazioni dei presenti, lo stesso aveva compiuto varie e reiterate manovre al fine di investire la vittima e i suoi amici, per poi infierire sul corpo di Mouhssine El Rhannaoui, passandogli sopra con la macchina”.

All’arrivo della polizia “la vittima presentava dei segni di pneumatici sulla schiena, sul torace e sulle braccia”. Per il giovane, di origine marocchina, non c’è stato nulla da fare mentre Scuncia ha riportato ferite agli arti inferiori ed è stato ricoverato all’ospedale di Melito Porto Salvo. Datosi alla fuga, Sapone è stato arrestato dalla polizia a Motta San Giovanni, in una zona buia nei pressi di una fontana pubblica non tanto distante da dove aveva abbandonato l’auto utilizzata per omicidio.

“Le modalità dei fatti – scrive il gip Treglia nell’ordinanza – hanno evidenziato una personalità spiccatamente aggressiva e violenta, nonché una totale mancanza di autocontrollo in capo all’indagato, il quale, a cagione di un banale diverbio, sia pur per ragioni non chiarite, arrivava a uccidere un giovane di poco più di 20 anni, dopo avere peraltro investito e cagionato lesioni ad altro soggetto, Massimiliano Scuncia, non arrestandosi a fronte dei danni da costui subiti, ma reiterando più volte le manovre al fine di colpire i suoi avversari, nonché facendo passare il mezzo sul corpo della vittima”.

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