GIOIA TAURO (RC) – Centinaia fra lavoratori, sindacati, istituzioni hanno preso parte all’attesa manifestazione organizzata al porto di Gioia Tauro per protestare contro la direttiva europea che impone il pagamento di una tassa ambientale alle compagnie per il transito delle loro navi nei porti europei. Si tratta di una norma che mette a rischio la sopravvivenza stessa dello scalo calabrese poichè il trasporto marittimo potrebbe dirigersi verso altri porti africani o mediorientali.
Davanti il gate del porto della città del reggino è scattato il flash mob che ha visto anche la partecipazione del presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno e Ionio Andrea Agostinelli. “Gioia Tauro – ha detto Agostinelli – rischia perché la direttiva dell’Ue che avrebbe finalità nobili, quelle di ridurre l’inquinamento atmosferico generato dal trasporto marittimo, si risolve in una distorsione del mercato del trasporto marittimo stesso perché inevitabilmente sposterà a sud il baricentro delle linee di navigazione”. Ciò equivale, quindi, a spostare il baricentro “verso porti nord africani per non dire, forse, mediorientali o turchi dove queste tassazioni non si applicano perché si tratta di porti extraeuropei oppure si applicano nella misura del 50%”.
“Questo provocherà un danno molto sensibile – ha detto Agostinelli – non solo al porto di Gioia Tauro ma anche ad altri porti europei che hanno le stesse caratteristiche di Gioia Tauro e non solo”.
Il sindaco Franz Caruso a difesa del Porto di Gioia Tauro
Il sindaco Franz Caruso, che non ha potuto artecipare oggi alla manifestazione a difesa del Porto di Gioia Tauro davanti al Gate d’ingresso perché impegnato al Consiglio Comunale di Cosenza che tratterà punti importantissimi, tra cui il Bilancio di Previsione, non ha voluto far mancare il proprio sostegno all’iniziativa assicurando la presenza del Gonfalone della Città. Al contempo ha indirizzato ai sindaci di Gioia Tauro e di San Ferdinando, Aldo Alessio e Gianluca Gaetano, una lettera di piena condivisione rispetto alle preoccupazioni espresse nel “Manifesto per la difesa del Porto di Gioia Tauro” “che – afferma il sindaco Franz Caruso – sottoscrivo convintamente, consapevole dell’importanza che il Porto di Gioia Tauro riveste per lo sviluppo della Calabria, dell’intero Mezzogiorno e di tutto il Paese”.
“Le misure europee “Fit for 55” – scrive il primo cittadino di Cosenza – che adeguano la legislazione vigente in materia di clima ed energia per conseguire il nuovo obiettivo dell’UE di una riduzione minima del 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, è indubbiamente un obiettivo auspicabile, ma va perseguito in maniera graduale, con estrema responsabilità ed alle stesse condizioni per tutti. La direttiva europea, infatti, riguarda solo pochi porti su scala mondiale, rischiando di favorire altri porti non soggetti alle stesse regole. Ritengo il tema di grande importanza, soprattutto in relazione ad una infrastruttura portuale come la nostra che rappresenta un vero motore occupazionale ed economico, per cui credo debba essere affrontato con lungimiranza e visione intanto dal Governo Nazionale che, invece, su Gioia Tauro, sulla Calabria e sul Mezzogiorno non mostra di avere alcuna attenzione. Non mi pare, infatti, di avere sentito neanche l’eco delle proteste da parte del Governo italiano volto a bloccare la direttiva europea, per modificarla al fine di renderla più equa e prudente”.
Il sindaco Franz Caruso condivide con i colleghi Alessio e Gaetano “che difendere l’ambiente dai cambiamenti climatici in corso è un dovere delle Nazioni e degli uomini, ma occorre farlo tutti insieme riavviando il nastro delle azioni da intraprendere con la massima responsabilità”.
“A Tal fine – conclude il sindaco Franz Caruso – esprimo la mia piena disponibilità a portare avanti ogni altra iniziativa volta a promuovere la salvaguardia del porto di Gioia Tauro ed il futuro occupazionale ed economico della Calabria”.
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