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‘Facce da Fiera’: festa, colori e solidarietà nell’evento più amato dai cosentini

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‘Facce da Fiera’: festa, colori e solidarietà nell’evento più amato dai cosentini

Marco Belmonte

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Facce da fiera

COSENZA – Sono le facce da fiera. Quelle delle migliaia di persone, arrivate anche da tutta la Provincia, che stanno affollando in questi giorni stand e bancarelle nell’edizione 2023 della Fiera di San Giuseppe.

Amata, attesa a volte anche criticata (per la trasformazione che ha avuto nel corso del tempo sul tipo di “mercanzia” proposta), la Fiera di San Giuseppe resta sempre e comunque un appuntamento irrinunciabile. Come ha detto anche il sindaco di Cosenza Caruso all’inaugurazione della quattro giorni “è uno dei momenti più attesi dalla comunità cosentina”. Quest’anno la Fiera è tornata al suo consueto appuntamento di marzo dopo due anni di stop e lo slittamento dello scorso anno, a causa dell’emergenza pandemica.

Lungo il percorso di quasi 3 chilometri ecco stand gastronomici con deliziose prelibatezze, quelli con l’artigianato, abbigliamento di ogni genere (dall’usato al capo del momento), musica e libri, oggettistica e giocattoli. Ma anche gli intramontabili mostaccioli, i cavallucci di caciocavallo, i prodotti per pulire vetri e cucina o tagliare le verdure. Le ragazze cercano un abito o una borsa d’occasione, i bambini l’immancabile palloncino colorato con lo zucchero filato, mentre le signore acquistano piante e i fiori sistemati nell’area di Viale Trieste e Piazza della Vittoria (Villa Nuova). Gli stand con terrecotte, vimini e ceramiche sono invece nell’area del Centro commerciale “I Due Fiumi”. Ovunque è un via vai continuo di persone.

Volti, sorrisi e socialità di una festa

E passeggiando tra bancarelle e stand ecco le Facce da Fiera: sorrisi, condivisione, convivialità e socialità. Elementi che hanno sempre caratterizzato questo atteso evento che quest’anno ha voluto lanciare anche un messaggio importante di solidarietà e accoglienza anche alla luce di quanto accaduto sulle spiagge calabresi due settimane fa.

“Il messaggio che noi vogliamo lanciare, anche per la storia, la tradizione ed il significato religioso che ha la Fiera di San Giuseppe – ha evidenziato ancora il sindaco di Cosenza – è che, ospitando in Fiera alcune associazioni internazionali umanitarie, intendiamo rivolgere il nostro pensiero a tutti i familiari e alle vittime del naufragio di Steccato di Cutro, auspicando che veramente non si raccontino più tragedie di questa portata”.

Cosenza città a accogliente e solidale

Cosenza è una città accogliente, solidale e lo vuole dimostrare in tutte le occasioni, anche con la sua Fiera. Mi auguro – ha poi concluso il primo cittadino – che ci sia tanta gente come nel passato per far sì che ci si possa riappropriare di una tradizione molto sentita e che è un momento di condivisione e socialità che va riassaporato dopo gli anni della pandemia”.  Condivisione e socialità sono elementi fondamentali della nostra vita quotidiana, che ci permettono di costruire relazioni significative e di sviluppare un senso di appartenenza alla comunità. E la Fiera, nel suo piccolo, continua a dimostrarlo.
Facce da fiera, la fotogallery

 

 

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